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Via Garibaldi

Il decumano romano che traversa la città antica dal Polo Reale alla Porta di Francia si conferma come uno degli assi commericali della città contemporanea

Il Decumano diventa contrada di Dora Grossa nel Medioevo, con un canale in mezzo alla strada. Oggi è un chilometro rettilineo ritmato da palazzi ordinati secondo uno schema di riorganizzazione del XVIII secolo; nel XIX diventala la maggiore via commerciale e residenziale, con Palazzo Madama sullo sfondo e Piazza Statuto dall'altra parte. In quel ruolo è diventata la prima via pedonalizzata a Torino, dando inizio, nel 1980, al processo di valorizzazione del centro più antico, sino ad allora piuttosto degradato.

Informazioni a cura di:
Giulietta De Luca, milli paglieri, Staff Landscapefor (2015-2024)

Coordinate geografiche:
45.072° 7.6826°

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Nella foto, da google earth, l'asse di via Garibaldi, pedonalizzato sino a piazza Statuto (il rettangolo verde), si prolunga verso ovest con via Cibrario, fino a uscire dalla città compatta.

Nella foto, da Google Earth, il chilometro rettilineo che parte da Piazza Statuto e ha come meta, via via sempre più distinta, la facciata di Palazzo Madama.

Nello schema, redatto dal GAT, è evidente il Decumano che incrocia il Cardo ed è tangente all'area mercatale del Foro in corrispondenza all'attuale piazza e primo tratto di via Palazzo di Città.

Nella mappa del 1623, la Contrada Dora Grossa pare un viale enorme e il canale delle acque reflue un vero e proprio fiume. La realtà probabilmente sta nel mezzo: le acque potevano essere governate e cambiare flusso.

La sezione, curata da O.Scaglione e P.Viotto, confronta le diverse dimensioni di tratti della strada nelle diverse epoche, con il risanamento iniziato nel 1736 e il progetto recente di eliminare il corso d'acqua libera centrale.

Veduta della strada del 1775. Da notare il segno forte della Torre civica, all'altezza del Palazzo di Città e delle cupole delle diverse chiese che emergono dalla linea netta delle altezze omogenee degli edifici, imposte dall'editto reale.

Nella foto il tram a cavalli che svolta in Piazza Castello dopo aver percorso via Garibaldi

La via, proprio per il doppio ruolo di asse urbano e di strada commerciale, soffre di congestione da traffico con il crescere delle auto private. Alla fine degli anni '70 del Novecento, dopo una lunga battaglia culturale e politica, il Comune prende uno dei primi provvedimenti per la pedonalizzazione di una via importante in una grande città italiana. Nasce un dibattito tra cittadini entusiasti e altri scettici. I commercianti temono di averne un danno. Ma il risultato positivo è innegabile e...

La foto mostra il buon risultato del Piano di risanamento, ancora perfettamente leggibile a quasi tre secoli di distanza

Nella carta di insieme del Rabbini (1840) la via è aperta e il suo prolungamento oltre gli spalti seicenteschi è segnato solo da un viale, che verrà poi trasformato nel tratto porticato finale della via e in piazza Statuto

Nel disegno del 1750 si vedono tutti i progetti di rettifica degli assi principali nella parte occidentale della città: via Milano, via Corte d'Appello e via del Carmine, via Palazzo di Città e via Garibaldi.

Il quadro di Bossoli del 1847, custodito alla Gam di Torino, mostra la processione del Corpus Domini tra le quinte barocche di via Dora Grossa, rimaste ancora oggi perlopiù immutate.

Nell'incisione di Briolla (su disegno di Ceva), una suggestiva riproduzione delle luci nel Maggio 1860 per la festa dello Statuto.

Nella foto l'istallazione 2018 di Luci d'artista: Noi, di Luigi Stoisa

All'angolo tra via Garibaldi e via della Consolata si trova una lastra in granito contornata da spesse catene. C'è chi è convinto si tratti di una tomba e chi, senza porsi troppe domande, ci parcheggia le bici, ma ben pochi sanno che sono i resti della cinta muraria romana nelle vicinanze della Porta Susina, che segna il termine del decumano e l'inizio dei percorsi fuori Porta. Inizialmente coperta con una lastra di vetro, la fondazione muraria è rimasta visibile sino all'appannamento. Sos...

Il porticato con colonne separa i due cortili

Particolari / Commerci rinomati

Il primo periodo del 1900 sembra segnare il culmine del commercio qualificato, che distingue la grande città e la sua via principale dal resto del territorio. Nella foto del 1930 circa, alcune delle vetrine e dei commercianti all'epoca più ricercati

Particolari / Street art

Via Garibaldi è, insieme a via Roma, la via dove gli artisti di strada si danno più da fare. Pittori, musicisti, ballerini, cantanti... Questo video ci permette di assistere allo spettacolo di un quintetto d'archi intento ad affascinare il pubblico.

Ritratto di Niccolò Tommaseo

Racconti / Nino Oxilia

In via Garibaldi 9/bis nasce Nino Oxilia, autore di “Giovinezza”, inno dei laureati di legge del 1909 e di “Addio Giovinezza”, la rivista che celebra l'epopea degli studenti e delle sartine del primo '900. Esponente della bohème torinese, poeta crepuscolare, sceneggiatore e regista di otto film, prima di morire in combattimento nella prima Guerra Mondiale. I suoi versi diventano, dopo la guerra, l'inno dei giovani fascisti.

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