La nuova via Dora Grossa

Nel 1714 Vittorio Amedeo II, divenuto re, dà il via ad un serie di lavori per la capitale, proseguiti poi dal suo successore Carlo Emanuele III, grazie ai quali via Dora Grossa, a partire dagli anni '40 del Settecento viene prolungata oltre la città quadrata romana verso le nuove fortificazione settecentesche. Queste verranno abbattute da Napoleone e si avvierà in seguito l'ultimo tratto della via e la realizzazione di Piazza Statuto.

Nella carta di insieme del Rabbini (1840) la via è aperta e il suo prolungamento oltre gli spalti seicenteschi è segnato solo da un viale, che verrà poi trasformato nel tratto porticato finale della via e in piazza Statuto

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