Un prezioso palazzo seicentesco

Il palazzo, antica proprietà dei Savoia, veniva donato a Guido Francesco Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, come ricompensa per la confisca dei propri beni durante la prima guerra del Monferrato. In seguito era venduto ai Biandrate, che alla fine del Seicento affidavano a Sebastiano Taricco la decorazione delle sale del piano nobile con un ciclo di affreschi celebrativi dell’antico casato. Attribuito ad Amedeo di Castellamonte, il palazzo veniva rimaneggiato dall'architetto Bonvicini nel corso delle ristrutturazioni settecentesche della via Dora Grossa. E' caratterizzato dal doppio cortile, separato da un porticato. Dal 1854 al 1859 vi abitò Niccolò Tommaseo che qui scrisse il primo Dizionario della lingua italiana.

Il porticato con colonne separa i due cortili

Condividi su:
URL breve:

Licenza