This Roman decumanus crossing the ancient city from the Polo Reale to the Porta di Francia still is one of the main streets for shopping in the city today
In the Middle Ages the Decuman became the district of Dora Grossa, with a canal in the middle of the road. Today this 1 kilometer long street is punctuated by palaces arranged according to a reorganization model of the eighteenth century. In the nineteenth century, Via Garibaldi became the most important commercial and residential street of the city, with Palazzo Madama on one side and Piazza Statuto on the other. Via Garibaldi was the first pedestrian street in Turin, kicking off in 1980 the enhancement process of the ancient city centre, which had been rather degraded up until then.
Information curated by:
Giulietta De Luca, milli paglieri, Staff Landscapefor (2015-2025)
Geographic coordinates:
45.072° 7.6826°
Tags:
#decumano, #barocco, #storia, #architettura, #quartiere, #archeologia, #strada, #arte, #centro, #quadrilatero, #commerciale, #galleria, #torino, #urbano.Related POIs:
Nella foto, da google earth, l'asse di via Garibaldi, pedonalizzato sino a piazza Statuto (il rettangolo verde), si prolunga verso ovest con via Cibrario, fino a uscire dalla città compatta.
Nella foto, da Google Earth, il chilometro rettilineo che parte da Piazza Statuto e ha come meta, via via sempre più distinta, la facciata di Palazzo Madama.
Nello schema, redatto dal GAT, è evidente il Decumano che incrocia il Cardo ed è tangente all'area mercatale del Foro in corrispondenza all'attuale piazza e primo tratto di via Palazzo di Città.
Nella mappa del 1623, la Contrada Dora Grossa pare un viale enorme e il canale delle acque reflue un vero e proprio fiume. La realtà probabilmente sta nel mezzo: le acque potevano essere governate e cambiare flusso.
La sezione, curata da O.Scaglione e P.Viotto, confronta le diverse dimensioni di tratti della strada nelle diverse epoche, con il risanamento iniziato nel 1736 e il progetto recente di eliminare il corso d'acqua libera centrale.
Veduta della strada del 1775. Da notare il segno forte della Torre civica, all'altezza del Palazzo di Città e delle cupole delle diverse chiese che emergono dalla linea netta delle altezze omogenee degli edifici, imposte dall'editto reale.
Nella foto il tram a cavalli che svolta in Piazza Castello dopo aver percorso via Garibaldi
La via, proprio per il doppio ruolo di asse urbano e di strada commerciale, soffre di congestione da traffico con il crescere delle auto private. Alla fine degli anni '70 del Novecento, dopo una lunga battaglia culturale e politica, il Comune prende uno dei primi provvedimenti per la pedonalizzazione di una via importante in una grande città italiana. Nasce un dibattito tra cittadini entusiasti e altri scettici. I commercianti temono di averne un danno. Ma il risultato positivo è innegabile e...
La foto mostra il buon risultato del Piano di risanamento, ancora perfettamente leggibile a quasi tre secoli di distanza
Nella carta di insieme del Rabbini (1840) la via è aperta e il suo prolungamento oltre gli spalti seicenteschi è segnato solo da un viale, che verrà poi trasformato nel tratto porticato finale della via e in piazza Statuto
Nel disegno del 1750 si vedono tutti i progetti di rettifica degli assi principali nella parte occidentale della città: via Milano, via Corte d'Appello e via del Carmine, via Palazzo di Città e via Garibaldi.
Il quadro di Bossoli del 1847, custodito alla Gam di Torino, mostra la processione del Corpus Domini tra le quinte barocche di via Dora Grossa, rimaste ancora oggi perlopiù immutate.
Nell'incisione di Briolla (su disegno di Ceva), una suggestiva riproduzione delle luci nel Maggio 1860 per la festa dello Statuto.
All'angolo tra via Garibaldi e via della Consolata si trova una lastra in granito contornata da spesse catene. C'è chi è convinto si tratti di una tomba e chi, senza porsi troppe domande, ci parcheggia le bici, ma ben pochi sanno che sono i resti della cinta muraria romana nelle vicinanze della Porta Susina, che segna il termine del decumano e l'inizio dei percorsi fuori Porta. Inizialmente coperta con una lastra di vetro, la fondazione muraria è rimasta visibile sino all'appannamento. Sos...
Il primo periodo del 1900 sembra segnare il culmine del commercio qualificato, che distingue la grande città e la sua via principale dal resto del territorio. Nella foto del 1930 circa, alcune delle vetrine e dei commercianti all'epoca più ricercati
Via Garibaldi è, insieme a via Roma, la via dove gli artisti di strada si danno più da fare. Pittori, musicisti, ballerini, cantanti... Questo video ci permette di assistere allo spettacolo di un quintetto d'archi intento ad affascinare il pubblico.
In via Garibaldi 9/bis nasce Nino Oxilia, autore di “Giovinezza”, inno dei laureati di legge del 1909 e di “Addio Giovinezza”, la rivista che celebra l'epopea degli studenti e delle sartine del primo '900. Esponente della bohème torinese, poeta crepuscolare, sceneggiatore e regista di otto film, prima di morire in combattimento nella prima Guerra Mondiale. I suoi versi diventano, dopo la guerra, l'inno dei giovani fascisti.