Icona della Categoria "Urbani"Piazza Vittorio Veneto Torino

Piazza Vittorio Veneto

La grande piazza di porta che invita la città al fiume e alla collina

Un grande parterre inclinato dolcemente collega la città seicentesca al fiume, disegnando uno spazio affascinante che supera il corso d'acqua e comprende l'area della Gran Madre, con lo sfondo verde della collina. Con i suoi 40.000 m² è la piazza più grande della città e di quelle porticate d'Europa, sede da secoli degli eventi e delle feste, meta preferita delle sere estive.

Informazioni a cura di:
Caterina Gaspardo Moro, Davide Vitarelli, Luca Barani, Maria Pia Valetto, Martina Savi, milli paglieri, Staff Landscapefor (2017-2024)

Coordinate geografiche:
45.0647° 7.6956°

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Vetrina / Il progetto finale

Un ennesimo progetto di Ernest Melano, approvato a Luglio del 1818, prevede l'interruzione della cinta daziaria in corrispondenza del ponte, ed il collegamento con il Parco del Valentino tramite un viale alberato, trasversale alla piazza e mantiene l'esedra castellamontiana. Questo progetto tuttavia non riscontra successo nell'iniziativa privata, così nel 1825, il vicario affida il progetto a Bonsignore, Brunati, Lombardi, Michelotti e Randoni, che ridimensioneranno la portata del progetto di...

Nell'immagine si coglie la straordinaria ampiezza della piazza affacciata sul Po.

La panoramica scattata dalla sommità della Mole mostra la collocazione sulla riva del Po e ai piedi della collina

Piazza Vittorio Veneto è l'unica piazza della città con affaccio sul fiume e, come mostra l'immagine, è stata edificata sull'asse che da Piazza Castello arrivava alla porta di Po e si prolungava fino a Villa della Regina; asse poi interrotto dalla chiesa della Gran Madre. Con la piazza sorgono i murazzi e i viali sul lungo Po che tagliano trasversalmente l'asse principale.

Piazza Vittorio completa il progetto a scala urbana iniziato nel 1600. L'asse che si sviluppa tra la piazza Castello e la Villa della Regina, sulle pendici collinari, attraversa la piazza e molti secoli di storia cittadina. La piazza ottocentesca funge da cerniera tra la città barocca e il fiume Po. Rivolta verso la collina, si confronta con il tempio circolare della Gran Madre di Dio che si eleva, al di là del ponte, su un'alta gradinata, correggendo così la prospettiva discendente da via Po...

Dopo il 1817 fu deciso l'ampliamento della città verso il fiume e la costruzione di una piazza in asse con via Po e del Borgo Nuovo; la piazza, completata nel 1825, su progetto dell'architetto Giuseppe Frizzi, fu originariamente intitolata a Vittorio Emanuele I, mentre il nome attuale le fu attribuito dopo la I guerra mondiale, quando, dovendo scegliere una piazza da dedicare alla vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto, si optò per questa, poiché popolarmente già nota come Piazza Vittorio. ...

Il ponte, parte del lungo periodo di annessione del Piemonte all'Impero di Francia, resta il bellissimo ponte che Napoleone volle per questa sua bonne ville e che, ironia della sorte, fu poi inaugurato da Vittorio Emanuele I al suo ritorno da Cagliari.

Il progetto per una grande Piazza della venuta del Re, fuori porta di Po prende piede tra il 1817 ed il 1818 con la prima Restaurazione post napoleonica. Viene mantenuta l'esedra castellamontiana, da cui la piazza si svilupperà fino al fiume. L'intento del Re era di circoscrivere l'abitato con una cinta daziaria e di prevederne un apertura all'altezza della piazza.

Storia / E Vittorio sia!

La piazza in asse con via Po e collegata al Borgo Nuovo dal ponte Vittorio Emanuele I

"Bombardamenti: Negli anni 1942-43, la piazza fu vittima delle bombe lanciate sulla città. Dall'immagine si possono vedere i punti colpiti maggiormente, gli edifici danneggianti furono poi ricostruiti in epoca più recente."

Stralcio da: Gaetano Lombardi "Piano regolare della Città di Torino e sobborghi", 1817

Ernest Melano, "Progetto per una grande piazza d'armi rettangolare, porticata, fuori Porta di Po", 1817

Progetto di Giuseppe Frizzi per l'espansione della città verso Po... a protendimento della Contrada di Po sino al Ponte (1825)

Le sue dimensioni grandiose ne fanno la piazza porticata più grande d'Europa. Grazie ad una superficie di quasi 40.000 metri quadrati (360 x 111 mt), la sua destinazione nel tempo è stata spesso quella dei grandi eventi: dalle feste e i matrimoni dei reali alle adunate militari dell'epoca fascista, dagli spettacoli e gli eventi sportivi e commerciali ai festeggiamenti per le ricorrenze cittadine, come i fuochi per la festa del patrono San Giovanni, alle sfilate e i cortei per manifestazioni ...

Poiché la piazza sorge la dove un tempo vi era la cinta muraria, Giuseppe Frizzi dovette affrontare il problema del dislivello tra via Po ed il fiume; per stemperare gli abbondanti 7 metri di dislivello, progettò delle vie trasversali, che suddividono in blocchi gli edifici e collocò in posizione avanzata alcune delle facciate, in modo da rendere impercettibile la differenza di altezza degli edifici. Anche la dimensione stessa della piazza giocò in suo favore.

Nell'immagine, la conformazione degli isolati della piazza Vittorio

Isolato centrale di piazza Vittorio

Claude-Joseph-Ives La Rameè Pertinchamp L'architetto di epoca francese, aveva previsto una piazza semicircolare alberata, come pendant del ponte in pietra. (1807)

Il primo progetto viene affidato agli architetti Cardona, Bonsignore, Lorenzo Lombardi, Michelotti e Brunati; contemporaneamente Gaetano Lombardi propone un progetto analogo, che prevede un espansione più limitata; tuttavia nessuno dei progetti, sviluppati coerentemente alle idee di Pertnichamp, soddisfano il sovrano, che il 14 Giugno 1817 fa sospendere i lavori.

Ernest Melano a cavallo tra il 1817 ed il 1818 progetta una piazza d'Armi porticata, trasversale all'asse di via Po. Per questa piazza vi sono tre proposte progettuali, una di queste prevede una piazza chiusa su ogni lato, con una porta per regolare l'accessibilità al ponte, caratteristiche contrastanti con la politica di integrazione fra città e territorio. Il 14 Novembre 1817, il vicario di Torino riceve una proposta alternativa, che prevede un apertura della piazza sul Po.

30 Novembre 1817. Gaetano Lombardi, propone un progetto simile a quello di Melano, ma con dimensioni della piazza più contenute, accessori aggiuntivi quali fontane ed il collegamento con una piazza circolare sulla quale si apre il fronte di una chiesa.

Progetti / Progetto 1

Progetto di Ferdinando Bonsignore del 1802. Mai realizzato.

Progetti / Progetto 2

Progetto del 1805 per l'ampliamento della città. Mai realizzato.

Progetti / Progetto 3

Progetto risalente al 1809, per l'ampliamento di Torino.

Progetti / Progetto 4

Piano topografico del 1816. Questo progetto non è mai stato realizzato.

Circa 70mila tra fedeli, cittadini e turisti i presenti nel centro di Torino, dispiegati in una città che ha accolto Papa Francesco con clamore e commozione. Migliaia le persone che si sono addossate verso la sua "Papamobile" alla ricerca di un saluto, un cenno o una carezza, carezza che Bergoglio riserva in particolare ai neonati, ai malati, alle persone disagiate.“ Il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa in piazza Vittorio Veneto parlando dell'amore di Dio "che è per sempre. Gesù non s...

Dall'inaugurazione al 1986, la piazza ha ospitato il Carnevale cittadino con numerose giostre e sfilate in maschera, nel1967 fu aggiunto anche la ruota panoramica nel luglio 1986 un'ordinanza del Prefetto vietò l'uso della piazza a tale scopo.

Video dei moderni fuochi d'artificio durante i festeggiamenti del patrono della città il 24 Giugno.

Papa Francesco in visita alla Città di Torino il 21 e 22 Giugno 2015, in occasione dell'Ostensione della Sindone e del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.

Anche quest’anno i droni sostituiranno lo spettacolo di fuochi d’artificio che fino al 2017 chiudeva le celebrazioni del santo patrono del capoluogo piemontese. Lo spettacolo di droni prevede evoluzioni aeree luminose realizzate con centinaia di droni che, muovendosi a ritmo di musica, produrranno un grande effetto suggestivo con un impatto acustico assolutamente irrilevante.

Carlo Bossoli, Fuochi d'artificio in Piazza Vittorio a Torino. 1835

Negli anni 1960 fu realizzata l'illuminazione della piazza con i tipici "lampioni impero con braccio a cornucopia".

Al numero 18 di piazza Vittorio, all'angolo con via Bonafous, nel marzo del 1832 viene fatto il primo esperimento in Torino di illuminazione a gas. Viene illuminato lo scalone e il sottostante Caffé Biffi che da allora verrà chiamato Caffé del Gas! E' un primo progetto dell' ingegner Gautier, ma ci vorranno ancora degli anni per eliminare i 465 fanali ad olio che l'impero napoleonico aveva lasciato! Nel 1837 il re Carlo Alberto approverà la formazione della società per l'illuminazione della...

"Il 6 Maggio 1945, All'indomani della Liberazione della città da parte delle brigate partigiane, viene organizzata una grande festa per il giorno 6 maggio in piazza Vittorio Veneto. Punto cruciale della manifestazione è la sfilata dei partigiani di fronte alle autorità e ai cittadini."

La maschera pietosa (S. A. Ambrosio, 1914)

Il carnevale torinese ha origini antiche: nel periodo barocco venivano organizzate dalla Corte feste in costume e sfilate per le vie del centro. Il Carnevale era il periodo delle migliori rappresentazioni al Teatro Regio. Dalla fine dell'800 le giostre si insediano in piazza Vittorio e ogni anno, per due mesi, diventano una grande attrattiva anche per gli abitanti fuori porta. Nel 1969 il record! Nella piazza si trovano 144 attrazioni, la giostra con i cavalli, il vertiginoso "ottovolante"...

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