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Piazza Vittorio completa il progetto a scala urbana iniziato nel 1600. L'asse che si sviluppa tra la piazza Castello e la Villa della Regina, sulle pendici collinari, attraversa la piazza e molti secoli di storia cittadina. La piazza ottocentesca funge da cerniera tra la città barocca e il fiume Po. Rivolta verso la collina, si confronta con il tempio circolare della Gran Madre di Dio che si eleva, al di là del ponte, su un'alta gradinata, correggendo così la prospettiva discendente da via Po fino al fiume. Dedicata al Re Vittorio Emanuele I, cambiò "parzialmente" il suo nome, dopo la Grande Guerra, in Vittorio Veneto, luogo della vittoria italiana sulle truppe austriache. Ma i torinesi la chiamano da sempre "piazza Vittorio".