Casa Hollywood Torino

Foto dell'opera

L’edificio sorto su un lotto che presenta due affacci, uno rivolto a Sud verso il trafficato e rumoroso corso Regina Margherita, uno a Nord che guarda verso il fiume Dora ed il quartiere Aurora. La zona si trova al centro di una serie di programmi di riqualificazione edilizia e urbana e negli ultimi anni ha visto un processo di progressiva "gentrificazione" degli abitanti.

Progettato dagli ingegneri Gilodi e Riccio nel 1841, per volontà di G.Maggia e dei fratelli Albertazz; inizialmente l'edificio era conosciuta come “Piccolo Teatro Popolare di Torino”. Ospitava: un boccascena, una galleria ed un'ampia platea. Sorgeva nella periferia della città di Torino che si stava espandendo. Non era un teatro a palchi (elisabettiano); i benestanti infatti affollavano la platea.

Nel 1913 venne affittato da E. Gastaldi, noto proprietario torinese, che lo trasformò in una sala cinematografica: il “Cinema Moderno”. Erano i primi anni del cinema in Italia e vederne uno in periferia era una grande novità. Alla fine degli anni Trenta, sotto Rigamonti e Roero, divenne una sala permanete di III categoria ed assunse il nome di “Teatro Torinese”. Gravemente danneggiato durante il bombardamento del 13 luglio 1943, fu ricostruito dalla Società Cine-Teatri Torinesi. Grazie all'...

Locandina porno :"Violenza in un carcere femminile" (1983)

Foto scattata nel 2010 durante la demolizione del cinema a luci rosse.

A destra Fotografia di Paola Boccalatte, 2014. © Museo Torino A sinistra Cinema Hollywood primi anni '80. © Museo Torino

Vista di Torino da un balcone

Video di presentazione 3D dell'intera struttura

Rappresentazione 3D della struttura

La struttura portante dell’edificio è un misto tra cemento armato ed acciaio. I solai sono in c.a. in parte prefabbricato ed in parte gettato in opera, così come i pilastri.

Facciata anteriore

Vista interna del giardino

Pannelli solari sono collocati su una ampia porzione della copertura piana. Inoltre, l'acqua piovana raccolta viene utilizzata per irrigare il tetto verde.

Vi sono due altezze di gronda che caratterizzano l’edificio e che dipendono dal contesto: da un lato vi è un edificio di 10 piani, dall’altro uno di soli 6 piani. E' stata pertanto prevista una grande terrazza panoramica al sesto livello che si raccorda per forma con i terrazzi ai piani superiori.

Vista sul lato delle terrazze sopraelevate.

Gif di alcune foto ad opera di Ratti Daniele

«È un progetto che nasce dalla volontà di recuperare uno spazio esistente, nella parte posteriore, e ricucire una parte di città che era stata in parte bombardata. È un progetto che cerca di recuperare, anche, una vista ed un rapporto con la città. […] un progetto a scala micro urbana che cerca di inserire un nuovo elemento architettonico recuperando anche un ambiente difficile e che va riscattato.» Luciano Pia