Icona della Categoria "Sec.XVII"Santuario della Consolata Torino

Santuario della Consolata

Uno dei luoghi di culto più antichi di Torino, riferimento sacro per molte generazioni e per il territorio

Un santuario barocco che sostituisce una chiesa del X secolo, poi modificata e ampliata in stile romanico. Di tale periodo rimane solo il campanile. Le forme attuali derivano dal progetto di Guarini del 1678 e da successivi interventi, a partire da quelli di Juvarra.

Informazioni a cura di:
Giulietta De Luca, milli paglieri, Staff Landscapefor (2018-2024)

Coordinate geografiche:
45.0766° 7.679°

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Nella foto aerea è segnato in giallo il perimetro della cinta muraria di età romana, con le relative torri, in rosso il santuario.

La foto, con un'ottica speciale, consente di vedere contemporaneamente le due strade ortogonali che corrispondono all'andamento delle mura antiche.

Nel luogo, durante il V secolo il vescovo Massimo faceva erigere una chiesa con una cappella dedicata a Sant'Andrea, dove si venerava l'immagine della Vergine miracolosa. La cappella andò poi distrutta e si perse anche la reliquia; ma, agli inizi dell'undicesimo secolo, mentre il monaco Brunigo ricostruiva la chiesa, veniva miracolosamente ritrovata l'immagine della Madonna perduta. Nei secoli successivi la chiesa si ingrandiva, sotto l'amministrazione dei monaci della Novalesa prima, poi,...

La chiesa medioevale di Sant'Andrea era a tre navate. Due scale laterali portavano ad un piano inferiore con la cappella della Madonna delle Grazie. Nel 1679, per volere della Madama reggente Maria Giovanna Savoia Nemours, si iniziano i lavori di ampliamento della chiesa su progetto di Guarino Guarini. I torinesi partecipano con offerte e si affideranno alla Madonna durante l'assedio del 1706. Nel 1714 Vittorio Amedeo II incarica Filippo Juvarra di ampliare la parte del presbiterio e nel 1...

Lo slargo è stato fatto aprire da Vittorio Amedeo II nel 1715, con l'abbattimento del Bastione nord ovest della cinta muraria. Nella piazzetta si trova una colonna di granito che regge una statua della Madonna, eretta nel 1835 come ringraziamento della città per essere stata preservata da un'epidemia di colera diffusasi in Piemonte.

Cartolina del 1910 ritraente il Santuario

Un tratto del lato occidentale della cinta muraria di età romana in via della Consolata, come risultato degli scavi del 1885.

Il campanile è l'unico elemento che ancora sopravvive di Sant'Andrea, la chiesa precedente al Santuario. Era una chiesa a tre navate con un convento annesso, dotato di chiostro. Il campanile, del secolo XI, è uno degli esempi meglio conservati di architettura medievale a Torino. Nella costruzione sono stati usati anche materiali di epoca romana, come laterizi e rilievi marmorei, visibili lungo le pareti. All'inizio del XV secolo una nuova cella campanaria innalza il campanile, portandolo ...

Nella foto l'aula ellittica guariniana, la porta aperta sul lato sinistro e, sopra, il grande organo, uno dei più importanti della città

Architettura / L'altare di Juvarra

Sull'asse longitudinale che attraversa le due figure geometriche guariniane, l'aula ellittica e la cappella esagonale, Filippo Juvarra aggiunge nel 1729 un abside, anch'esso a pianta esagonale, destinato a contenere la grande macchina dell'altare. Sopra l'abside una cupola ellittica che termina con una piccola lanterna. Si nota una grande continuità tra i progetti dei due architetti, quasi che Juvarra abbia voluto sviluppare l'idea guariniana. Il percorso verso l'abside è segnato da gradini c...

La facciata neoclassica.

La città si raccomandava alla Consolata per la propria salvezza e come ex voto venivano posti, nei punti di maggiore importanza della città, alcuni piloncini recanti l'effigie della Vergine e la data memoranda: 1706. La posizione geografica sfavorevole del santuario, a ridosso delle mura di cinta della città, rendeva il santuario particolarmente vulnerabile ai pesanti bombardamenti dell'assedio di Torino del 1706 ma, malgrado le cannonate, rimaneva in gran parte intatto.

Particolare della pianta topografica della città di Torino disegnata da Hieronimus Righettinus nel 1583, nel quale è ben visibile il campanile della chiesa di S. Andrea

Il proiettile conficcato nel muro del Santuario.

Particolari / Per grazia ricevuta

Da più di mille anni, i torinesi si recano al Santuario per chiedere conforto e aiuto nei pericoli e nei momenti difficili della vita. Un segno tangibile di questa devozione alla Madonna sono gli oltre tredicimila ex-voto affissi all'interno della chiesa, nei corridoi verso la sagrestia o nel chiostro. Migliaia di cuori d'argento, centinaia di spalline di ufficiali sopravvissuti alle guerre o di ricami e uncinetti di massaie! Colpiscono soprattutto gli oltre 3000 dipinti, uno spaccato naif de...

Citazione da Melano - Pesati : La guerra aerea su Torino, in «Annuario statistico della Città di Torino», 1943, Torino, p. XXI Nella foto: l'immagine della Consolata che veniva affissa sulle porte durante l'assedio di Torino del 1706.

Nel 1885 vengono alla luce i resti della torre d'angolo delle mura. Le scuole portano i ragazzi in visita. Un pezzo del racconto sulla storia di Torino si può appoggiare ad un oggetto reale: si vede fisicamente la dimensione del quadrato che va da Piazza Castello a Via della Consolata e si può pensare ad una comunità antica che vive in quella dimensione paesana, al bordo di fiumi difficili da valicare.

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