L'altare di Juvarra

Sull'asse longitudinale che attraversa le due figure geometriche guariniane, l'aula ellittica e la cappella esagonale, Filippo Juvarra aggiunge nel 1729 un abside, anch'esso a pianta esagonale, destinato a contenere la grande macchina dell'altare. Sopra l'abside una cupola ellittica che termina con una piccola lanterna. Si nota una grande continuità tra i progetti dei due architetti, quasi che Juvarra abbia voluto sviluppare l'idea guariniana. Il percorso verso l'abside è segnato da gradini che dividono le diverse aule e accentuano l'impostazione scenografica dell'altare. Quest'ultimo è sontuoso, certamente uno degli altari più imponenti concepiti da Juvarra: colonne in marmo e raggi dorati circondano il quadro con l'effige della Madonna, sormontato da un baldacchino a cupola.

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