Icona della Categoria "Sec.XIII"Palazzo San Giorgio Genova

Palazzo San Giorgio

Complesso simbolo della repubblica marinara e della potenza economica e commerciale di Genova nel medioevo.

Il simbolo della città medioevale, basata sul porto e sui suoi commerci: un palazzo pubblico per la gestione delle attività portuali e degli affari delle famiglie di armatori che ha coinciso per secoli con la gestione della città. Nel panorama della città medioevale ha svolto un ruolo simile a quello del Palazzo ducale veneziano, offrendosi più alla vista del visitatore proveniente dal mare che alla città, verso la quale era invece rivolta la scala di ingresso medioevale.

Informazioni a cura di:
Isabella Rizzitano (2015-2024)

Coordinate geografiche:
44.409° 8.92868°

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Un disegno ricostruttivo del fronte del Porto sino alla fine del secolo XVI

La mappa di Genova di Brusco (1766) evidenzia l'intasamento della città a ridosso delle mura che arrivano direttamente ai moli.

La linea tratteggiata indica il muro difensivo che nel giro di pochi anni diventerà una cancellata di confine tra la zona franca del porto e la città

L'edifico medioevale riportato all'aspetto "originario" dal restauro di D'Andrade del 1911-1913

La foto, degli anni 30 del '900, mostra l'ingombro sullo sfondo del nuovo corpo di fabbrica, costruito apposta per coprire quello antico.

Va notata la fontana (chiamata "Barchile" ) a servizio delle navi: un segno di accoglienza che contraddice la durezza delle mura a pochi metri.

Il ruolo della facciata dipinta del Palazzo emerge chiaramente in questa incisione che mostra il "fronte del porto" come risultava da chi ormeggiava ai moli , con la città separata dalle mura, ma il Palazzo in prima linea con le finestre della Sala delle Compere affacciate sulle navi.

Si chiama Caricamento perchè è stato il nodo di interscambio tra porto e città, la grande piazza ricavata a metà 1800 a lato del Palazzo S.Giorgio con demolizioni di fabbricati e magazzini.

Dopo il periodo napoleonico Genova perde autonomia e il ruolo del Palazzo decade (anche se il porto si sviluppa) giacendo in stato di abbandono sino ai restauridel primo '900 come edificio storico monumentale. L'uso attuale è di sede del Consorzio del Porto, che detiene anche un grande archivio storico delle attività del porto e dei suoi armatori.

La facciata a mare prima degli interventi di restauro, sulla destra si notano le superfetazioni eliminate dall'intervento di D'Andrade

Nel 1942 i bombardamenti incendiano il Palazzo che perde il tetto, le decorazioni e gli arredi interni, è danneggiato anche nelle strutture nella parte cinquecentesca del Salone delle Compere, ripristinato dopo la guerra.

I bombardamenti distruggono gran parte degli affreschi e delle sculture.

La loggia in una cartolina degli anni '20

Architettura / I restauri del primo '900

Per il restauro degli affreschi ormai illeggibili ci si affida a tele e litografie di metà '800.

Architettura / La facciata restaurata

Gli affreschi delle facciate dopo i restauri che hanno ritrovato i colori del primo '600

Nella foto la folla per l'apposizione della lapide (12 ottobre 1926); “Marco Polo / dettò in Genova / Il Milione / nel giorno di Colombo / Genova e Venezia / posero”.

Le teste di leone sottratte al palazzo veneziano del Pantoratore di Costantinopoli

Particolari / Fontana del Genio Marino

La veduta, che evidenzia il muro di separazione tra porto e città, servì come documento per il restauro degli affreschi della facciata di Pogliaghi ai primi del 1900.

Marco Polo nelle carceri di Genova, in un'incisione agiografica del XIX secolo

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