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Museo Italgas

Italgas

Italgas Reti opera su tutto il territorio nazionale, dove è concessionaria del servizio di distribuzione gas in 1.310 comuni, e gestisce 48.810 km di rete con 5,2 milioni di contatori attivi e oltre 6 miliardi di metri cubi di gas distribuito.

Informazioni a cura di:
Fabrizio Cussotto, Flavio D'Arcangelo, Gabriele Alifredi, Lorenzo Mele, Marco Insogna, Umberto Uttini, Staff Landscapefor (2017-2024)

Coordinate geografiche:
45.0722° 7.6998°

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Il servizio di distribuzione consiste nel trasporto del gas, attraverso reti di gasdotti locali, dai punti di consegna presso le cabine di riduzione e misura interconnesse con le reti di trasporto (“city-gates”) fino ai punti di riconsegna presso i clienti finali, come le famiglie e le imprese

Alla fine del 1981 viene approvato il Piano Energetico Nazionale (PEN) che mira a ridurre la dipendenza italiana dal petrolio e incentiva la diffusione del gas naturale nel Mezzogiorno. Italgas è protagonista della metanizzazione del Sud Italia: dagli 11 Comuni serviti nel 1981 si passa agli 86 nel 1984. Inoltre, il piano varato nel 1985 prevede investimenti nel Mezzogiorno per 2.840 miliardi.

Luoghi / Museo Italgas

Il primo allestimento del Museo Italgas vide la luce nel 1994 e fu ideato prevalentemente per illustrare la storia del gas: dalla produzione, per distillazione del carbone, all'avvento del metano, ai diversi scopi per cui nel corso del tempo venivano utilizzati (per l'illuminazione, il riscaldamento e la cottura dei cibi). Nel 2008 il Museo è stato trasferito all'interno della sede che ospita gli uffici Italgas: in quella occasione il percorso espositivo e narrativo sono stati rielaborati ins...

La grande depressione economica del 1929 e la perdita della copertura bancaria da parte del Credito Italiano conducono la Società e la gestione RinaldoPanzarasa (nella foto) al limite del tracollo finanziario. La Società viene salvata dal governo Mussolini e dall'intervento della finanziaria della Banca Commerciale Italiana, la SOFINDIT. Panzarasa è sostituito da Alfredo Frassati, che guiderà la società per 30 anni.

Italgas muove i primi passi per diffondere l'utilizzo del metano. Negli successivi realizza a Lodi, in prossimità dei giacimenti di gas naturale scoperti in Val Padana, la prima rete urbana di distribuzione del gas naturale.

Il pacchetto azionario che assicurava il controllo della Società viene acquistato dall'Eni, già allora uno dei più importanti gruppi energetici al mondo. A partire dal 1970, Italgas è protagonista della metanizzazione del territorio nazionale, avviando una rivoluzione nell'industria della distribuzione del gas. Il processo ha sostenuto lo sviluppo del Paese e cambiato per sempre le abitudini degli italiani.

L'officina per la produzione del gas necessitava di una sede con caratteristiche precise: almeno trecento metri di distanza dall'abitato, grande disponibilità d'acqua e inoltre vicinanza alle strade dalle quali giungevano i rifornimenti di carbone. Venne scelto un terreno nelle vicinanze di Porta Nuova, all'epoca al di fuori dei confini della città, e il progetto venne affidato all'architetto Carlo Gabelli e all'ingegner Gautier. Dopo gli accordi con il Municipio per la posa delle tubature ne...

L'Officina Vanchiglia (nota come Gasometro) è edificata dalla Società Anonima Gaz Luce di Torino, nata nel 1856. A inizio Novecento la società avvia un imponente lavoro di ricostruzione degli impianti e degli edifici, progettati in stile liberty. Dopo le trasformazioni degli anni Trenta e le distruzioni della seconda guerra mondiale, oggi restano solo alcuni fabbricati, tra cui la palazzina degli uffici. Le Officine Gas furono colpite due volte nel corso del 1943: la prima il 13 luglio, la se...

Storia / Reti del gas

Per introdurre il gas in città è stato necessario creare reti del gas che distribuissero in tutta la Città di Torino, per usi di illuminazione delle strade e di cucina casalinga. In questa immagine sono rappresentate le carte e le reti di distribuzione che sono presenti tuttora a Torino.

Dal 1949, grazie ai finanziamenti previsti dal Piano Marshall, allo sblocco dei prezzi interni del gas e all'avvio del processo di integrazione dei mercati, la società registra nuovamente un andamento economico positivo. Nel 1960 il gas venduto dalle imprese del P. Monnerat raggiunge i 2.221 milioni di metri cubi, contro i 249 milioni del 1947.

Terminata ai primi anni Sessanta l'era Frassati, l'Italgas vive un periodo piuttosto burrascoso dal punto di vista finanziario, per le ripercussioni della crisi che coinvolge la Società Finanziaria Italiana (SFI) di Milano, suo azionista di maggioranza. Nel 1967 il pacchetto azionario che assicura il controllo della società viene acquisito dalla Società Nazionale Metanodotti (SNAM) e l'Italgas entra così a far parte della galassia ENI. Nel 1972 la società è presente in 128 comuni e distri...

Dopo una fase critica, dovuta all'ingresso nel mercato di una nuova concorrente, la Società Anonima Consumatori Gaz-Luce di Torino, nel 1863 il Credito Mobiliare, guidato da Domenico Balduino e strettamente legato alla banca d'affari francese Crédit Mobilier dei fratelli Péreire, entra in possesso del pacchetto di maggioranza della Società Gaz-Luce che, nello stesso anno, assume la nuova denominazione di Società Italiana per il Gaz (in seguito Società Italiana per il Gas detta anche Italgas)....

Il gas illuminante sostituì l'olio nell'illuminazione pubblica, rendendo più facile l'accensione e più sicura la frequentazione notturna delle strade. Importante era poi l'uso domestico. Nel museo di corso Palermo sono esposti diversi oggetti di uso domestico funzionanti a gas: ferri da stiro, lavatrici, scaldabagno, stufe e fornelli

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