Icona della Categoria "Sec.XXI"Pala Alpitour (Palasport Olimpico o Pala Isozaki) Torino

Pala Alpitour (Palasport Olimpico o Pala Isozaki)

Sede di Flashback Torino 2019.

Il Palasport Olimpico, anche chiamato Pala Alpitour (per esigenze commerciali) o Pala Isozaki (dal nome del progettista, il giapponese Arata Isozaki) è uno degli esiti più interessanti, per la qualità dell'architettura e per l' "impatto positivo" sul tessuto urbano, tra gli interventi per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Il progetto è stato firmato dal celebre architetto giapponese Arata Isozaki, insieme al torinese Pier Paolo Maggiora. Inizialmente pensato per le gare di hockey su ghiaccio è stato riconvertito in spazio per eventi musicali e sportivi. Oggi vanta il primato di essere l'arena indoor più grande d'Italia, con una capienza complessiva di oltre 15.000 spettatori.

Informazioni a cura di:
Germana Chiusano, Giovanni Caci, Roberta Vozza, Valeria Milazzo (2018-2024)

Coordinate geografiche:
45.0412° 7.6518°

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Contesto / A sud di Torino

Situato ai margini dell'area meridionale della città tra via Filadelfia e corso Sebastopoli occupa una vasta area che comprende lo Stadio Comunale e l'antistante piazza d'Armi. Grazie ai lavori per le Olimpiadi invernali questo quartiere del 2006 ha beneficiato di un'intensa riqualificazione urbana.

La sua forma si deve all’attenzione del progettista nei riguardi della conformazione della città, riproponendo lo stesso schema anche nel progetto di Piazza d'Armi, la quale presenta le stesse proporzioni dell’edificio.

Riproduzione di una vecchia cartolina dell'epoca

Esempio del razionalismo italiano fu costruito lungo via Filadelfia - accanto all'attuale Palaisozaki, nel 1933 per accogliere i Giochi Littoriali. In origine era stato dedicato a Benito Mussolini da cui prese il primo nome; successivamente divenne lo Stadio Comunale per diventare, a partire dal 2000, lo Stadio Olimpico della città di Torino. Oggi viene chiamato lo Stadio Olimpico del Grande Torino in onore della grande squadra di calcio italiana degli anni '40.

Architettura / Arata Isozaki

L'Architetto Arata Isozaki

Architettura / Un layout avveniristico

L'edificio si presenta esternamente come un grande parallelepipedo sospeso da terra, con una base di 183 m per 100. Si sviluppa su 4 livelli, di cui 2 interrati (arriva fino a 7,5 metri sotto terra) e due esterni di 12 metri di altezza. Offre più di 12.000 posti a sedere e dunque supera in capienza il palasport del Forum di Assago. Il design esterno, volutamente di rottura ma di semplice lettura, presenta caratteri architettonici quasi futuristici che lo integrano al paesaggio urbano circosta...

Architettura / La piazza esterna

Vista della piazza e della Torre Maratona

Architettura / Sezioni Longitudinali

Disegni di progetto

Architettura / Sezioni trasversali

Disegni di progetto

Architettura / Interni in movimento

Le tribune, realizzate secondo tre tipologie differenti, permettono il pieno sfruttamento dell'edificio. Nell'anello inferiore, tra il livello -7.50m e 0.00m, sono retrattili e la loro movimentazione e il riposizionamento verticale avvengono tramite appositi macchinari che permettono il sollevamento del solaio mobile costruito in fase post-olimpica. Le tribune del secondo ordine vanno da quota 0.00m a +12.00m mentre quelle lungo i lati lunghi sono fisse.

Architettura / Requisiti di cantiere

Il cantiere della “Fabbrica degli Avvenimenti” come venne definita dal progettista fu caratterizzato da due requisiti fondamentali. Il primo fu il tempo eccessivamente compresso tra il lancio del bando e l’ultimazione dell’opera (circa tre anni e mezzo). Il secondo riguardo il rispetto delle normative in merito di grandi opere.

Architettura / Lotti di progetto

Il progetto venne suddiviso in due lotti: il primo consistette nell’esecuzione di opere preliminari tra cui lavori di demolizione, scavi, sgombero aree e realizzazione dei muri contro terra. Il secondo lotto prevedeva la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’Impianto. Durante il cantiere si riscontrarono alcune criticità che intralciarono i lavori, le aree soggette ad intervento non erano completamente disponibili, vennero ritrovati tre ordigni bellici e vi furono interferenze co...

Vista del grande spazio interno multifunzionale

Veduta aerea dell'are di intervento adiacente a piazza D'Armi

Destinato inizialmente ad accogliere le partite di hockey su ghiaccio in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, è stato pensato per vivere anche nel post-olimpiade come spazio polifunzionale per ospitare eventi sportivi e non. Infatti è oggi una struttura polivalente con la massima versatilità, sede di numerosi e diversificati eventi: partite sportive, meeting internazionali, concerti musicali, spettacoli teatrali e musical. Anche per questo sono stati assunti alcuni accorgimenti tecni...

Immagine dello spettacolo "Turuk" presso il Palasport olimpico

Eventi / FlashBack 2019

Il Pala Alpitour ospita FlashBack, la fiera d'arte pensata come opera aperta, la cui narrazione è iniziata sette anni fa. Questa nuova edizione aggiunge il capitolo dedicato a Gli Erranti / The Wanderers "crononauti dell’arte e nell’arte, vagabondi nel suo eterno presente, fruitori erranti, popolo misterioso che ha il vezzo di impicciarsi della storia (passata e futura) di tutti i popoli".

Particolari / Un laser park a Torino

Un momento del laser game

Particolari / Le tre colonne in bronzo

L'opera di Cragg

Particolari / Golden stage

All'interno della struttura è stato anche previsto un servizio di alta qualità per rendere memorabile la serata dei visitatori: un palco particolare, tutto dorato, che permette la visione dei concerti tramite un affaccio diretto e privilegiato sul palco, accompagnata da servizi e comfort esclusivi.

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