Il tesoro d'arte e di storia più nascosto del centro storico. Chiesa e convento addensati in un affascinante complesso, arricchito nei secoli da capolavori poco conosciuti
La chiesa più importante della città antica sino alla costruzione di S.Lorenzo, annidata sulla breve rampa che dal mare sale all'acropoli di Castello. L'impianto romanico, pur rimaneggiato, è ancora ben leggibile e nel convento, pur successivo, permane un’atmosfera medioevale ancora palpabile, a pochi metri dalle gru del porto. Tra XIII e XVII secolo molte famiglie nobili hanno arricchito chiesa e convento con interventi di artisti particolari per la loro epoca, formando una sorta di antologia inaspettata e spiazzante. La visita completa, al chiostro e al museo, va prevista in orari e modalità da concordare con le guide volontarie.
Informazioni a cura di:
Isabella Rizzitano (2018-2025)
Coordinate geografiche:
44.4056° 8.9291°
Indirizzo:
Santa Maria di CastelloTag:
#chiostro.
Si tratta di un dagherrotipo realizzato da Joseph Philibert Girault De Prangey nel 1842. L'immagine, ribaltata rispetto all'originale, può essere considerata la prima foto di Genova. Si distinguono Carignano e il complesso di Santa Maria di Castello
La facciata della chiesa di Santa Maria di Castello prima del 1903
L'immagine testimonia le condizioni della facciata dopo il restauro del '24.
Il dipinto, realizzato nel 1864 da Querena mostra la sagrestia della chiesa di Santa Maria di Castello permettendoci di notare le somiglianze con l'attuale aspetto della stessa.
Nell'immagine, una delle sale in cui si trovano esposti gli arredi liturgici.
L'esposizione di marmi a vario soggetto esposti nel percorso museale di Santa Maria di Castello
Nell'immagine (Google Maps) è evidenziato il complesso di Santa Maria di Castello. L'immagine restituisce anche la collocazione del complesso, sulla sommità della collina. Ai piedi di essa, visibile nella parte bassa, piazza Sarzano.
Nel circoletto rosso, sulla pianta di Barbieri del 1938, è individuata l'area su cui sorge Santa Maria di Castello
Nell'immagine, di cui non si conosce l'autore, si vede la facciata di Santa Maria di Castello. Si tratta di un ex voto che fa riferimento al bombardamento dei francesi. Da notare la catena che pende: si tratta di una catena pisana
La facciata della chiesa di Santa Maria di Castello è sempre stata caratterizzata dalla monocromia apparendo massiccia ma, allo stesso tempo, delicata e armoniosa come si nota nell'immagine, scattata alla fine degli anni Ottanta
L'immagine restituisce la pianta della chiesa con le cappelle di sinistra più profonde rispetto alle corrispettive di destra, limitate ad altari incorniciati.
Il complesso, nel corso dell'urbanizzazione, si è trovato stretto tra edifici orignariamente religiosi e oggi abitazioni civili. La foto della facciata restituisce proprio la vicinanza delle costruzioni
Nell'immagine si nota il dettaglio della lavorazione del marmo, tipico dell'epoca romana. Foto dell'autrice
Internamente, il ridisegno dell'abside ha reso la zona dell'altare più lumimosa rispetto al resto della struttura. L'immagine è un chiaro esempio dei giochi di luce che si vengono a creare negli spazi della chiesa.
Nell'immagine si notano gli elementi cinquecenteschi con aperture regolari che illuminano la zona dell'altare.
Le decorazioni del corridoio di collegamento erano realizzate per condurre i monaci verso il silenzio, come evidenzia San Pietro. La grande annuciazione fiamminga era il cardine della narrazione, come si nota anche dall'immagine
Mell'affresco, sullo sfondo, si possono notare diversi particolari che raccontano la vita della Madonna. Nella parte alta, Dio Padre benedice la Vergine e la illumina, tutti elementi caratteristici dell'iconografia fiamminga.
Il secondo chiostro del complesso monastico, ancora oggi, è caratterizzato dalla presenza di alcune tombe a terra e di lapidi. Negli spazi della struttura hanno trovato sede gli Scout.
La cupola è ricoperta da elementi dorati e si notano diversi elementi, tenuti insieme proprio dallo stile decorativo con elementi rinascimentali e barocchi.
La bomba caduta sull'altare maggiore della Chiesa di Santa Maria di Castello, custodita come ex voto. Foto dell'autrice
Il Cristo Moro originale, quello nell'immagine, si trova oggi accanto all'altare maggiore, posto al termine della navata centrale.
Un quadro di Luigi Querena, realizzato nel 1864, mostra l'interno della chiesa di Santa Maria di Castello con i frati intenti a predicare dal pulpito.