One of the most ancient archaeological museums in the world
The National Archaeological Museum of Piedmont (entrance from the Royal Palace museum complex) boasts collections and artifacts from the prehistoric era to the late Roman and barbarian periods. A complex and enjoyable tour through a subterranean structure, in the heart of the most important archaeological area of the city, partly in direct contact with the remains of the Roman theater.
Information curated by:
Germana Chiusano, Staff Landscapefor (2018-2025)
Geographic coordinates:
45.074903° 7.687865°
Address:
Piazzetta Reale, 1Tags:
#museo, #romana, #storia, #antica, #archeologia, #centro, #riqualificazione.Related POIs:
Nell'immagine (da Google Earth) in rosso la sede e l'area visitabile del Museo, la cui entrata è, insieme agli altri musei del Polo, dal cortile di Palazzo Reale.
Nella foto, degli anni 30 del 1900, un’ampia veduta dell’area dei Giardini Reali e di parte delle Serre reali (Orangeries), oggi sede del Museo di Antichità.
Il nuovo padiglione di raccordo, in parte ipogeo, tra Serre Reali e piano interrato della Manica Nuova del Palazzo Reale
Le Orangeries, un basso fabbricato con mattoni a vista, erano le antiche serre reali di Palazzo Reale che ospitavano diverse specie di agrumi in grandi vasi che venivano portati nel Giardino Reale durante la stagione estiva. Durante la seconda guerra mondiale furono pesantemente danneggiate; rimesse in sesto ospitano la collezione archeologica che era stata separata da quella egizia.
Museo di Antichità, Gabetti & Isola, G. Drocco, E. Moncalvo, 1982-1984; foto di Václav Sédy.
Le Orangeries viste dai Giardini Reali in una realizzazione in grande formato; foto Mariano Dallago.
Con l'intervento di Gabetti e Isola la visita si snoda lungo un asse che collega le Serre di Palazzo Reale alla quota dei sotterranei della Manica Nuova e del piano del Teatro Romano. Il percorso ipogeo attraversa i giardini inferiori a lato di via XX settembre, emergendo solo per i lucernari.
Accanto alle Orangeries si realizza lo spazio ipogeo di collegamento con la Manica nuova di Palazzo Reale, progettato dagli architetti R. Gabetti, A. Isola, G. Drocco e E. Moncalvo. Si tratta di una llungo percorso spazioso, distribuito su due livelli e illuminato naturalmente tramite ampi lucernari.
La nuova sistemazione degli anni 2000, ospitata negli spazi allargati dall'ampliamento, è nota per l'efficacia didattica e il fascino di presentazione dei reperti.
Nell'immagine un pezzo della collezione del Tesoro di Marengo