Chiesa della Santissima Trinità Torino

Juvarra, incaricato dalla Confraternita, interviene nella chiesa a più riprese, dal 1717 fino al 1734, delegando gran parte del cantiere al suo collaboratore Giovanni Baroni di Tavigliano. Con la presenza dell'architetto messinese il programma iniziale viene stravolto: si opta per un progetto ambizioso, un totale rivestimento delle pareti dello spazio cilindrico, il rifacimento integrale degli altari, la decorazione a stucco del vestibolo e più tardi del coro e della sagrestia con i preziosi arredi. Al progetto dell'altare di destra, dedicato a Santo Stefano e a santa Agnese, segue negli anni successivi la realizzazione del suo omologo nella simmetrica e opposta cappella. Gli altari sono collocati all'interno di ampie nicchie preesistenti, ricavate nello spessore del muro perimetrale.