Di Giovanni Bernardo Carbone
Sin da giovane scelse di dedicare la sua vita ai bisognosi. Tante furono le opere benefiche che Brignole realizzò per Genova ma il suo nome è fortemente legato all'Albergo dei Poveri a cui lasciò in eredità metà del suo patrimonio. Le scelte che Brignole fece, volte spesso a dare magnificenza all'architettura, lo portarono a essere ampiamente criticato. A suo carico venne sporta anche una denuncia anonima, presentata in Senato il 15 marzo del 1674. Lo si riteneva infatti responsabile dello stato delle finanze dell'Ufficio dei Poveri che sosteneva la costruzione del complesso per larga parte. Questo compromise la salute di Brignone, le cui condizioni si aggravarono fino alla morte. Le sue ultime volontà furono quelle di essere seppellito nella chiesa dell'Albergo, sotto una lastra senza nome e davanti all'ingresso dei poveri "per essere calpestato dai loro piedi".
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