A monumental seventeenth-century complex built to house the poors of the city, partly reused today by the University.
An extraordinary example of public welfare service, built in the mid-seventeenth century with a big fundraising from the local oligarchy to create a gigantic phalanstery capable of over 5000 seats, in an era in which Genoa had less than 65,000 inhabitants.
Information curated by:
Isabella Rizzitano (2018-2025)
Geographic coordinates:
44.4173° 8.9291°
Address:
corso carbonaraTags:
#universit, #xvii-sec, #cooperativa.
L'apertura di Strada Nuova prima e Strada Balbi poi portò a un'espansione cittadina verso ponente. Negli anni delle grandi commissioni pubbliche, il lazzaretto viene posizionato nella valle di Carbonara, in una posizione di privilegio, soprattutto visivo. La costruzione viene realizzata tra le mura vecchie, non più in funzione, e la nuova cinta muraria difensiva.
Albergo dei Poveri, elevation principale, Coupe principale PI. 47 da M.P. GAUTHIER, Les plus beaux edifices de la ville de Genes et de ses environs, Paris 1818-32
Disegno del nuovo Albergo dei Poveri di Genova Copia di Michele Poggi (1874) da un’incisione perduta di Jean Fayneau su disegno di Sebastiano Monchio
Nel 1664 entrarono i primi ospiti: si trattava delle donne trasferite a Bregara. Tre anni più tardi vennero sistemati nelle nuove stanze anche gli uomini di San Girlomano e di Carignano. Nel 1666 il Magistrato dei Poveri pose fine all'amministrazione diretta dell'Albergo e nominò una Deputazione formata da quattro Rettori con compiti specifici. Tra loro anche Emanuele Brignole.
Raffigurazione di Angelo Giovanni Spinola, statua in stucco Giovan Battista Barberini, 1625 – Collocata in una nicchia del ballatoio dello scalone di sinistra tra il 1671 e il 1673
La pianta dell'Ospedale Maggiore di Milano, realizzato nel 1415 dal Filarete. La pianta a croce ricorda le sofferenze di Cristo, ideale rimando alle sofferenze dei poveri in un periodo in cui, in tutta Europa, vengono rinchiusi in istituti.
I lavori di restauro sono stati opera di Enrico Davide Bona, che ha presentato il progetto nel 1987. Nel 1991 l'istituto è stato ceduto in uso all'Università di Genova. Pochi anni dopo è stato avviato il primo intervento di rifunzionalizzazione con il recupero, tra gli altri, dell'Ex Oratorio delle Donne, oggi l'Aula Magna. La presenza dell'Università ha permesso all'Albergo di continuare le sue funzioni assistenziali, via via sempre più in diminuzione fino alla completa chiusura. Nel 2001...
L'interno dell'Albergo dei Poveri con le macchine destinate alla lavorazione dei filati
L'immagine mostra l'opera di Schiaffino realizzato su progetto del Pujet.
Maschi e femmine ospitati all'Albergo utilizzavano la divisa ampio colletto bianco inamidato per tutti, mentre per le bambine era aggiunta una cuffietta rossa.
Giovanni Bernardo Carbone (Genova, 1616 – 1683), Ritratto di Emanuele Brignole, fondatore dell’Albergo dei Poveri, olio su tela