Icona della Categoria "Sec.XVII"Palazzo Barolo Torino

Palazzo Barolo

Uno dei più significativi esempi di residenza nobiliare della Torino barocca, dimora di Giulia e Tancredi di Barolo, filantropi e innovatori sociali.

Una delle più importanti dimore nobiliari della città. Assume l'aspetto attuale alla fine del XVIII secolo. Gli interni sono stati interessati da varie campagne decorative, con interventi affidati a Baroncelli, Alfieri e Marini. Giulia e Tancredi di Barolo trasformavano il Palazzo nel più celebre salotto torinese del Risorgimento, ma anche in un autentico centro di carità cristiana. Nel 1864, alla morte della Marchesa Giulia, diviene sede dell'Opera Pia Barolo, da lei creata per testamento, allo scopo di proseguirne l'attività filantropica e sociale.

lunedì: chiuso; martedì - venerdì: 10.00 - 12.30, 15.00 - 17.30; sabato e domenica: 15.00 - 18.30;

Informazioni a cura di:
edoardo accattino, Giulietta De Luca, milli paglieri, Staff Landscapefor (2018-2024)

Coordinate geografiche:
45.0747° 7.6786°

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Il Palazzo occupa l'isolato di Santa Brigida tra via delle Orfane e piazza Savoia, sull'asse dell'ampliamento settecentesco progettato da Juvarra e a pochi passi dall'asse di via Garibaldi. Ai confini del castro romano, caratterizzato, nel corso del medioevo, da edifici a un piano, dotati di cortili, di giardini o di orti. Mantiene inalterata la forma quadrata di insula fino al 1706, espandendosi sui terreni lasciati liberi dall'abbattimento delle antiche fortificazioni.

Storia / Monsu Druent

Il fronte su via delle Orfane. Dietro al portone, il grande androne e lo scalone a forbice.

Nella foto del 1906 si vede ancora la facciata su via Corte d'Appello che verrà abbattuta e modificata per ampliare la strada

Il palazzo rimane la residenza della famiglia Falletti fino ai tempi dei coniugi Tancredi e Giulia di Barolo (morti rispettivamente nel 1838 e nel 1864), con i quali si estingue la casata. I coniugi, privi di eredi, lasciano il palazzo alla Fondazione Opera Pia Barolo.

Un antico documento custodito nell'Archivio

Architettura / Un ambiente sontuoso

Lo scalone

Architettura / Modifiche nel Palazzo

L' antica Sala del Consiglio.

Palazzo Barolo nel tempo, ha dato spazio ai bambini. Nel 1829 il Marchese Tancredi di Barolo ha aperto nel Palazzo il primo asilo infantile del Piemonte rivolto alle famiglie meno abbienti del territorio cittadino. Oggi Palazzo Barolo accoglie la sede del Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia, gestito dalla Fondazione Tancredi di Barolo, ente nato grazie alla generosità e alla lungimiranza dei coniugi Vagliani, collezionisti e studiosi torinesi.

La valorizzazione di Palazzo Barolo e l'incremento della sua fruizione da parte di tute le fasce di pubblico sono perseguite attraverso un attento programma di collaborazioni con Enti e Istituzioni, come ad esempio l'Associazione Amici di Palazzo Barolo, l'Enoteca Regionale del Barolo e il Gruppo storico Nobiltà Sabauda.

Storie d'archivio

Particolari / Un importante ospite

La stanza da letto di Silvio Pellico

Ritratto dei Marchesi

Giulia di Barolo

La leggenda inizia con le nozze di Elena Matilde Provana di Druento e il marchese di Falletti di Barolo. Durante i festeggiamenti, parte dello scalone principale del palazzo crolla e la collana della donna - prestito della duchessa di Savoia - sparisce misteriosamente, ricomparendo il giorno dopo tra le macerie. I due sposi vivono felici finché il padre, probabilmente per un problema di eredità, decide di sciogliere le nozze di Elena Matilde con il marchese. La povera giovane obbedisce al ...

Approfondimenti

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