Icona della Categoria "Sec.XIX"Porta Nuova (stazione ferroviaria) Torino

Porta Nuova (stazione ferroviaria)

La prima stazione di Torino, da oltre 150 anni segno urbano identitario, fondale da cartolina di due assi tra i più frequentati di Torino.

Principale stazione ferroviaria della Città e terza in Italia per grandezza, è disegnata come un palazzo favoloso per il cittadino e anche come spazio funzionale della modernità, accogliente accesso alla città per il visitatore. Uscendo dalla facciata principale che guarda una grande piazza giardino e apre all'asse di via Roma, si gode ancora oggi di una delle più riuscite e famose presentazioni di città per il viaggiatore otto-novecentesco.

Informazioni a cura di:
Caterina Gaspardo Moro, milli paglieri, Staff Landscapefor (2018-2024)

Coordinate geografiche:
45.0622° 7.6786°

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Materiale di documentazione / Le differenze negli anni

L'immagine indica la relazione geografica tra la stazione e i punti più significativi della città.

La prima immagine mostra una carta di Torino del 1854, con isolati attorno alla stazione non ancora completati; la seconda immagine mostra la situazione attuale, con il completo sviluppo dell'area.

Le due immagini tratte dal Theatrum Sabaudiae, disegnate da Borgonio intorno al 1672, mostrano lo spazio vuoto di fronte alla Porta Nuova. La prospettiva su disegno di Juvarra del 1721 evidenzia la Porta sullo sfondo di via Roma.

Con la demolizione delle mura voluta da Napoleone a inizio Ottocento, viene cancellata anche la Porta Nuova di Castellamonte. Al posto delle mura e della porta è prevista una grande piazza circondata da viali alberati che proseguono nelle direzioni delle dimore reali extraurbane, Millefiori e Stupinigi.

Il Plan Général d'Embellissement del 1808 prevede, in corrispondenza delle antiche porte della città, quattro grandes places alberate. Nell'area di Porta Nuova il Piano progetta un'enorme piazza d'armi (Champ de Mars) quadrata di circa 300x300 metri che termina con due emicicli. I viali alberati circondano la piazza e si congiungono con le antiche strade reali.

Nel Piano per le nuove fabbriche verso San Salvario approvato da Carlo Alberto nel 1846, si vede la prima traccia della ferrovia che arriva nella grande piazza alberata Carlo Felice. Nell'ottobre del 1848 viene inaugurato il primo tratto di strada ferrata, fino a Moncalieri. Ma la stazione non c'è ancora!

Storia / I bombardamenti

La stazione di Porta Nuova fu colpita da due bombardamenti: il primo l'8 dicembre del 1942, il secondo il 13 luglio del 1943.

Nel 1846, anno del Piano d'Ampliamento verso San Salvario, l'igegner Henry Mans, ispettore delle ferrovie, presenta il primo progetto di uno scalo della nuova strada ferrata per Genova, la cui costruzione era iniziata l'anno precedente. La nuova stazione è prevista al centro della piazza Carlo Felice e i due corpi laterali, adibiti a servizi per i passegeri, vengono posti a cavallo del viale del Re. La scelta della collocazione vicina agli edifici della piazza, provoca discussioni e proteste ...

Bartolomeo Marocco, progetto di ampliamento di questa capitale attiguo a Porta Nuova con a Levante l'annesso gran Giardino Pubblico, a ponente la grande nuova Piazza d'Arme...1847, starlcio.

Nella cartografia del 1862 si vede la collocazione definitiva della stazione di Porta Nuova e gli isolati del Piano d'Ingrandimento di Porta Nuova.

Il primo nucleo della stazione sorge nel 1861, in seguito all'Unità d'Italia, per opera dell'ingegnere Alessandro Mazzucchetti e del suo allievo Carlo Ceppi. La parte centrale è realizzata con una copertura a volta in ferro e vetro. Il complesso è terminato nel 1868. Nel 1941 la grande copertura ad archi viene demolita, per ricavare materiale ferroso per scopi militari. Dopo la guerra, l'attestamento dei binari viene arretrato oltre il filo dell'antica copertura. Nello spazio ricavato, tra il...

Lo stile architettonico dell'intero edificio è quello eclettico classicheggiante, in voga durante gli anni della costruzione. Il tema architettonico con il quale si devono confrontare Mazzucchetti e Ceppi all'inizio degli anni '60, sembra piuttosto complesso: l'edificio deve interpretare il mito del progresso, ma al contempo rispettare un corretto inserimento nel contesto urbano. La facciata principale su piazza Carlo Felice è composta da un portico, in linea con il resto di Corso Vittorio,...

Architettura / La galleria di testa

Nell'immagine si vede la fase di montaggio delle grandi centine metalliche su ponti di servizio e castelli mobili.

La composizione della facciata della stazione fa assumere all'edificio, collocato a fondale dell'asse di via Roma, il valore di una nuova polarità, una porta verso la città e anche verso la rete di strade ferrate. La scelta di adottare eslusivamentele costruzioni murarie nei prospetti esterni, nascondendo le importanti parti in acciaio, fa emergere la chiara intenzione di integrare l'edificio nell'articolato sistema urbano progettato da Carlo Promis.

Il disegno del 1864 delle pietre per il grande arco centrale, in scala 1:20, in inchiostro nero e acquerello policromo.

Il progetto della stazione ferroviaria richiede, come già si verifica negli stessi anni all'estero, una particolare attenzione agli interni, al decoro e al confort. Gli arredi e le decorazioni assumono un valore di rappresentanza, tema a cui pone molta attenzione l'Ufficio d'arte delle Strade Ferrate. Serramenti, interni ed esterni, decorazioni, e pavimentazioni vengono curati da Mazzucchetti con lo stesso spirito analitico e la stessa attenzione posti per le strutture tecniche e i compone...

Progetti / La ristrutturazione

Tra il 2013 e il 2016 Grandi Stazioni ha effettuato importanti interventi di restauro che hanno interessato i porticati, l'interno, le facciate, restituendo a Porta Nuova l'immagine originale del 1861, a partire  dal ripristino del tipico colore rosso scuro. Per il restauro delle coperture si sono ritrovati i documenti dei lavori effettuati nel 1901 e sono state adottate tecniche particolari per recuperare le lose di pietra di barge dal lato di 1 metro. Un tipo di copertura difficile da trova...

Progetti / Progetto 2

Progetto di espansione di Perigliasco del 1802

Eventi / La Grande Guerra

La stazione di Porta Nuova fu luogo di partenza per i deportati e di arrivo per i rari superstiti. Nel 1974 la città ha voluto ricordare i deportati torinesi con una lastra incisa in rame, voluta dall'Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED) con il patrocinio della Regione Piemonte. La targa è posta sul lato arrivi di via Sacchi.

Le modifiche successive al 1865 hanno mantenuto sia la facciata che la sala d'aspetto di prima classe, nota come Sala reale, decorata dal pittore Francesco Gonin. Il ciclo di pitture presenti nella sala, riguardano gli elementi della Natura, Terra, Acqua, Aria e Fuoco, attraverso i personaggi mitologici che li rappresentano. Ai quattro angoli, inoltre, ci sono i quattro continenti, Europa, Asia, Africa e Americhe, raffigurati da carte geografiche rette da angeli volteggianti nell'aria.

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