The church is one of the main testimonies of the Romanesque in the Canavese, it was built between the 11th and 12th centuries.
The church is located on top of a hill overlooking the village of Candia Canavese with a wonderful view of the lake below. The building preserves the evocative crypt built under the particular raised presbytery.
Information curated by:
Federica Beltramo, Raytrayen Beakovic Lauria, Staff Landscapefor (2021-2025)
Geographic coordinates:
45.3328° 7.8831°
Vista panoramica che mostra la posizione del Santuario di Santo Stefano al Monte (indicato dalla freccia azzurra) che, dall’alto dei suoi 420 metri, domina il centro abitato di Candia Canadese e il Lago di Candia.
Carta del primo 1800 del territorio di Candia. il Santuario (nel cerchio rosso) appare del tutto inaccessibile
Fotografia storica della chiesa di Santo Stefano al Monte sotto la neve, da G. Forneris, Romanico in terre d’Arduiuno, Ed. Bolognino Ivrea, 1978, p. 81.
Panorama del lago di Candia e del paese dalla chiesa di Santo Stefano
Tracce dell'aggancio alla torre campanaria sono ancora evidenti in facciata .
Nella foto sono evidenti le colonne di reimpiego risalenti al periodo longobardo.
Navata centrale della chiesa, con le arcate e i pilastri che la separano dalle navate laterali
Spaccato della chiesa in uno dei disegni di Corni, che del Canavese ha analizzato quasi tutte le tracce complesse del passato.
Pianta della chiesa di Santo Stefano al Monte, con diversi colori sono indicate le modifiche e aggiunte che si sono susseguite nel tempo, da G. Ferraris, Romanico in terre d'Arduino, p. 76
Il logo dell’associazione Amici della Chiesa di Santo Stefano mette in evidenza la particolarità dell’edificio: la sua cripta.
Per ovviare alle norme restrittive causa pandemia è obbligatorio prenotarsi.
Scorcio dal basso che mostra la curvatura dell’abside e il campanile aggiunto in epoca barocca in sostituzione di quello preesistente in facciata
Affresco nella Cappella del Paradiso, XVII secolo
La statua “Madonna col Bambino” di Santo Stefano al Monte è stata attribuita a Jean De Prindall ed è datable tra il 1405 e il 1415.
La prima chiave capace di guarire dalla rabbia era quella che San Pietro consegnò a Sant’Uberto. Raffigurazione della chiave di Sant’Uberto da Antiquités Sacrées conserveés dans les anciennes collégiales de S. Servai ser de Notre-Dame, p. 71
Vista sulla navata sinistra con la copertura realizzata successivamente alla testimonianza di monsignor Asinari