Il chiostro nascosto

Sulla sinistra della chiesa si apre l'ingresso al chiostro, costruito tra il 1308 e il 1310 da Magister Marcus Venetus. L'ingresso, che comunica con la piazza, è nascosto dal palazzo di Branca Doria. Attraversato il passaggio, ci si trova in un ambiente quadrangolare con archi a sesto acuto in mattoni, poggianti su colonnine binate. Al centro dello spazio aperto si trova un piccolo pozzo. Nelle pareti del camminamento sono presenti diverse lapidi, si tratta di lapidi sepolcrali della famiglia Doria, in gran parte provenienti dalla demolita chiesa di San Domenico, un tempo dominante su quella che oggi è piazza De Ferrari.

Una cartolina viaggiata che ritrae l'interno del chiostro di San Matteo

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