L'impianto perfettamente orientato, a tre navate concluse da absidi, il transetto rialzato, la torre nolare a fare da tiburio sul quadrato dell'altare maggiore: una geometria razionale e lineare che segna uno sforzo progettuale importante, in un'epoca dove le risorse scarseggiano, tanto da riusare quanto si può dei resti romani disponibili a pochi metri. Nel secolo successivo la chiesa si alza con il falso matroneo tra le navate, si allunga spostando la facciata e riducendo lo spazio della piazzetta, l'abside centrale si dota di un coro ben illuminato, lasciando la pianta semplice e lineare sino all'apertura dell'oratorio dei Falegnami, nell'unica cappella laterale, seicentesca.
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