Alla fine della guerra tutta l'area bombardata tra Porta Soprana e Piazza Erbe rimane devastata e con le macerie accumulate sui bordi per oltre 40 anni. Nel tempo si formano utilizzi secondari, i ragazzini giocano tra i mucchi di calcinacci, qualcuno si ritaglia un campo da bocce. La gente rioccupa lo spazio negato dalla guerra. Le absidi di S. Donato appaiono libere come non mai e il campanile svetta. E' un paesaggio che, quando finalmente si pone mano ad un recupero urbano, non viene più modificato, e i giardini Luzzati sono la soluzione che lascia questo spazio aperto nel cuore più antico e densamente costruito della città.
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