Icon of the Category "XII Cent."Chiesa dei Santi Cosma e Damiano Genova

Chiesa dei Santi Cosma e Damiano

A secret corner with the millenary church dedicated to Eastern medical saints

The church is the oldest one in the city, at the foot of the Castello hill and close to the first port. Characterized by a very small open space in front, the church retains its severe Romanesque structure, linked to Roman finds, and represents one of the first examples of churches with alternating black and white stone.

Information curated by:
Isabella Rizzitano (2018-2024)

Geographic coordinates:
44.4065° 8.9287°

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Nell'immagine (da Google Maps) la chiesa segnata in rosso (si vede la piccola torre nolare), la linea dell'acqua all'anno 1000 in azzurro

Nella foto, elaborata da Google Earth, si legge bene l'assenza di ogni spazio attorno alla chiesa, le fessure dei vicoli che passano sotto le case, e l'incombere degli edifici intorno, che trovano nella chiesa, più bassa, l'unico affaccio libero.

La mappa di Barbieri mostra sia la posizione importante della chiesa rispetto al porto dell' XI secolo, sia l'orientamento a sudest, tipico delle chiese dell'epoca, coincidente con gli assi del reticolo romano, paralleli alla spiagga del Mandraccio

Google Maps: attorno alla chiesa (in rosso) in azzurro la città romana, in arancio Castello, in giallo a pois il giro delle mura a mare e i punti di riferimento religioso che si sono aggiunti nei secoli: S.Maria di Castello e S.Giorgio/S.Torpete.

Da un sito che riporta oltre 150 immagini dei santi medici, a testimonianza del grande credito dei santi medici , abbiamo scelto quella del Pesellino nella predella della pala del Noviziato di Filippo Lippi del 1450, conservata agli Uffizi.

La foto inquadra la facciata a partire dalla soglia del portale, situato sopra una rampa di 7 gradini, lasciando solo intravedere gli archi delle tre tombe ad arcosolio più antiche, al livello degli ossari interrati posti anche all'interno della chiesa.

Architettura / Un bonsai romanico

Dalla pianta, leggermente trapezia, si intuisce la rigidità delle condizioni di contesto in cui si inserisce l'edificio, tanto che le absidi sono scorciate, per non ingombrare la via posteriore, e a lato si vedono le mura delle case vicine, in aderenza.

L'uniforme pietra nera della facciata (tipica di Genova, provenendo dal Promontorio della Lanterna) costituisce lo sfondo da cui risaltano le poche, aggraziate decorazioni bicolori del portale e della tomba gotica ad arcosolio.(detta "del Barisone"). Si tratta di decorazioni comuni per i portali romanici e gotici in liguria, ma qui tra le prime volte ad essere utilizzate, con grande semplicità ed eleganza.

Architettura / Una piccola torre nolare

Dalla foto, riportata ne "i segreti dei vicoli di Genova", si nota la scala esterna, necessaria perchè la torre, costruita sulla volta centrale della chiesa e non ha scale interne. Per suonare le campane le corde pendono a lato dell'altare maggiore.

La foto mette in evidenza anche il pavimento in ardesia e marmo, di nuovo tipico genovese, che completa l'effetto bicromatico d'insieme.

Il portale è quello tipico delle chiese romaniche genovesi: strombato con l'alternanza di pietra bianca e nera. Da notare il bel capitello a nastro in marmo, con figure mitologiche altoromaniche, allineato ai dentelli del pezzo romano.

Nella foto le statue e il reliquiario venerati nella chiesa. Le statue hanno la "divisa d'ordinanza" dei santi medici, come nella tradizione, che li tratta come gemelli distinti solo per i diversi coloridelle vesti.

Il medioevo affascina alcuni studiosi perchè sembra ricco di misteri e tracce di disegni perduti. Ad esmpio uno studio sugli orientamenti delle chiese romaniche, condotto da Riccardo Balestreri evidenzia che: "La chiesa presenta molte affinità con San Donato: le più impressionanti e inaspettate sono legate alle linee meridiane passanti per le finestre che si aprono nel fianco destro. Il limite inferiore delle lame di luce (più o meno lunghe nel corso dell'anno e più o meno larghe in funzion...

Nel quadro i due antichi santi orientali non sono inseriti nel loro contesto storico e geografico: qui in abiti talari e ambiente del XVIII secolo, si atteggiano come preti intermediari dei malati per ottenere le cure miracolose della Madonna.

L'immagine, in copertina del sito della parrocchia di S.Donato è coerente con la scelta di mostrare la chiesa nel suo fascino tradizionale.

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