da a cura di Andreina Griseri e Giovanni Romano, Filippo Juvarra a Torino, Torino 1989
La costruzione del nuovo ingresso a nord della città, l'antistante piazza d'Armi e la contrada di Porta Palazzo sono la parte più ambiziosa del progetto che Vittorio Amedeo II affida a Juvarra. Il re tiene particolarmente a modernizzare questa parte della capitale, prossima al Palazzo Reale, a quello del Comune e alla Cattedrale: i simboli del potere verranno collegati alla porta dalla nuova, ampia contrada di Porta Palazzo, spina dorsale della nuova struttura urbana. La porta Vittoria, posta all'ingresso della contrada, all'imbocco della strada verso Milano, viene concepita da Juvarra come un arco trionfale che prosegue il filo del cornicione degli edifici di testata della via e di quelli porticati della piazza che delimitano un grande spazio rettangolare, la nuova piazza d'Armi.
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