In Sottoripa si faceva la fila alle friggitorie e ai forni detti Sciamadda (signora Maddalena, in origine), dove si preparava la farinata, i frisceu, la panissa e il "giornale", un bel pezzo di baccalà fritto, che, messo in un panino e avvolto nella carta, serviva da pranzo per chi stava entrano a lavorare in porto.
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