Di Giovanni battista Borra da Torinostoria
Il nuovo ampliamento nord-ovest della città sfrutta i territori acquisiti per la costruzione delle fortificazioni dell'assedio del 1705. L'area adiacente le strutture militari della Cittadella doveva essere lasciata libera, così la nuova porta Susina viene prevista sull'asse di via delle Patte, che attraversa la piazza e poi diviene contrada Susina (attuale via del Carmine), piuttosto che in testa alla più importante via Dora Grossa (ex Decumano Romano e attuale via Garibaldi). Vittorio Amedeo II affida il progetto del nuovo ingresso nord-ovest in città a Filippo Juvarra, il quale disegna due isolati che formano una piazzetta circondata da un alto portico con arcate uniformi.
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