Una grande cinta muraria

Nel 1155 la paura di un assedio dell'imperatore Barbarossa spinge i genovesi ad uno sforzo gigantesco: quasi raddoppiare il giro delle mura esistenti inglobando i versanti difendibili di Castelletto, ben oltre la parte urbanizzata della città di allora. Nell'occasione vengono rifatte le porte e il tratto esistente, a sud di Porta Soprana, l'unico ad oggi rimasto.

Sulla mappa di Barbieri della Genova del 1200 si sottolineano: in rosso a pallini vuoti le mura oggi perdute; in rosso a pallini pieni e linea continua, le porte e mura esistent; in azzurro le mura della Marina (1276), delle Grazie e di Malapaga (1287).

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