Di Francesco Lanfranchi da Ada Peyrot, Vittorio Viale, Immagini di Torino nei secoli, Torino 1973
Francesco Lanfranchi, pur rinomato all'epoca, non era insignito del titolo di architetto ducale (titolo riservato ai coevi Castellamonte) e nel progetto della sede della amministrazione civica pare cogliere l'occasione per discostarsi dalla severa architettura cha a quel tempo caratterizzava così fortemente i nuovi palazzi che uniformavano l'immagine della capitale del Ducato. Gli stucchi e le statue, di gusto ancora manierista, che ornano la facciata del nuovo Palazzo del Comune, mostrano una chiara autonomia e una particolare originalità compositiva. Ci penserà Benedetto Alfieri un secolo dopo, su incarico reale, ad uniformare il palazzo e la piazza all'architettura "di Stato".
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