Icona della Categoria "Sec.XX"Bottega d'Erasmo Torino

Bottega d'Erasmo

Edificio che accese il dibattito italiano degli anni '50 intorno alla tematica del Neo-Liberty ed alla rottura con il Movimento Moderno ed il Razionalismo.

Progettato dal giovane duo di architetti torinesi, Aimaro Isola (1928) e Roberto Gabetti (1925 - 2000), realizzato tra il 1953 ed il 1956; ospitava ai piani bassi ed interrati una libreria antiquaria, mentre ai piani superiori alloggi. Progettato e realizzato con grande raffinatezza, sapienza compositiva ed utilizzo di linguaggi allusivi.

Informazioni a cura di:
Giovanni Caci (2020-2024)

Coordinate geografiche:
45.0692° 7.6941°

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Indirizzo:
Via Gaudenzio Ferrari,9

Tag:
#roberto-gabetti, #aimaro-isola.

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Materiale di documentazione / Prospetto principale

Materiale di documentazione / Prospetto interno

Edificio collocato nel centro storico di Torino su un lotto che venne bombardato e raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il contesto ha particolarmente influenzato il progetto, dal momento che il duo ha tratto ispirazione dallo stesso cercando di leggerne i caratteri distintivi in modo da rivederli in chiave diversa. Sulla sinistra è riconoscibile la grande massa della Mole Antonelliana, a destra si intravede lo slargo fronte Palazzo Nuovo, mentre guardando oltre l'isolato dell'...

Il progetto viene commissionato dal libraio Angelo Barrera, direttore editoriale (dal 1944) dell'antica casa editrice Chiantore. Egli chiede al duo di realizzare un edificio che contenesse una libreria antiquaria sul lotto bombardato.

Architettura / Elementi unici

Si può vedere tra la copertura e la gronda una lastra di alluminio fosfatizzato che protegge il calcestruzzo nella parte terminale della falda.

Architettura / Dal cortile alla mole

Sul retro, nel cortile interno il linguaggio architettonico differisce dal prospetto su strada. Gli ultimi tre piani sono intonacati e non in laterizio, vi sono balconi coperti da irregolari volte a botte. Il linguaggio qui utilizzato sembra essere totalmente differente dal resto dell'edificio. La vista di parte della mole fa capire come l'edificio si trovi all'interno di un isolato particolarmente centrale nella città storica.

L'irregolarità o forse una regolarità più complessa e difficile da trovare sembra regolare sia la sezione, sia il prospetto. Le altezze variano, ma sembra non varino solo in base alla funzione poichè i piani adibiti a residenza hanno altezze differenti. Non solo variano gli interpiani ma anche la metratura coperta, vi sono piani che sporgono e piani che rientrano dal filo facciata, i primi in alcuni punti generano bow-window, i secondi, soprattutto all'ultimo piano generano grandi balconi ...

Progetti / Planimetri tipo

Gli ingressi principali sono collocati lateralmente rispetto al fronte su via Ferrari. Al piano terra vi è un unico ambiente sostenuto da robusti pilastri che servono a sorreggere i solai su cui poggiano i pesanti scaffali contenti i libri. Al terzo piano vi era l'appartamento del libraio, si può vedere come un corridoio parallelo al fronte principale serve come centro distributivo dei vari locali, la zona giorno affaccia verso la Mole mentre la zona notte verso la corte interna. L'ultim...

Particolari / Scala interna

Vano scala principale, collegamento tra i piani centrali dell'edificio.

Osservando tali dettagli si può riscontrare il pensiero del duo, pensiero secondo il quale l'edificio viene percepito come un corpo organico come un tutto formato da parti. In questo caso le parti sono un basamento in pietra con aperture per il piano interrato che ricordano trazioni lontane, un corpo centrale in struttura mista dominato dalla presenza di pilastri, ed una chiusura visibile in parte anche percorrendo la strada che corre lungo la facciata, una chiusura atta a creare una conclus...

Particolari / Una pelle"Neo-liberty"

«Ciò che scandalizza è l’affermazione di un fallimento del movimento moderno, dei suoi ideali etici tradotti in diete formali divenute superflue. » (MT, pag 72) Probabilmente in questa definizione ed in questa immagine di dettaglio è raccolto il senso profondo di questa architettura; un tentativo di lotta contro il purismo ed il movimento moderno dei “padri”. Un’architettura neo-liberty anche se è un termine che non esplicita totalemente ed in modo chiaro le complesse idee del duo.

Note biografiche / Bibliografia

Carlo Olmo, “Gabetti e Isola: architetture. Atlante di Daniele Regis, schizzi a margine di Aimaro Isola, schede di Luca Barello.”, U. Allemandi, Torino, 1993; nella scheda indicato con CO Zermani, Paolo. Gabetti e Isola. Zanichelli, 1989 Manfredo Tafuri, “Storia dell’Architettura Italiana 1944-1985”, Einaudi, Torino, 1982; nella scheda indicato con MT Casabella, 1957 numero 215 pag 63-64

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