Icona della Categoria "1600-1700"La Cittadella Torino

La Cittadella

Cittadella fortificata, di cui rimane solo il Mastio principale, ad oggi simbolo della città, per la resistenza posta ai Francesi con il sacrificio di Pietro Micca.

Il Portale fortificato che oggi occupa una grande aiuola circondata dalla città ottonovecentesca non restituisce più il senso della grande e perfetta cittadella seicentesca, che occupava molti ettari al margine occidentale della città murata.

Informazioni a cura di:
Caterina Gaspardo Moro (2019-2024)

Coordinate geografiche:
45.0709° 7.6734°

Apri in AtlasFor

Media presenti

Inserimento della Cittadella nel tessuto urbano attuale.

Carta territoriale di Torino nel 1640, con le mura e la cittadella ben visibili.

Nel 1570, la Cittadella progettata da F.Paciotti su richiesta di Emanuele Filiberto, viene completata. Diventa fin da subito un forte caposaldo di architettura militare, tanto da essere imitata ovunque, a partire da Anversa, eseguita dallo stesso Paciotti. Negli anni, le fortificazioni vengono intensificate con fortini intermedi e raggiunge la massima espressione, durante l'assedio del 1706, vengono costruite lunghe controguardie intorno ai bastioni.

Storia / L'accerchiamento

Pianta prospettica delle fortificazioni di Torino e dei dintorni durante le operazioni dell’assedio del 1706, stampata in sanguigno. (1750)

La Cittadella di Torino durante l'assedio del 1706 in una tavola del Journal Historique del Conte Solaro della Margarita

Se da una parte i francesi disponevano di numerose trincee, di contro i torinesi, avevano sviluppato un vasto reticolo di contromine, ovvero un sistema di gallerie scavate secondo un piano preciso, per poter intercettare le gallerie nemiche, il risvolto della medaglia è che costituivano anche un facile accesso alle fortificazioni, infatti dovevano essere ben presidiati i punti di congiunzione delle gallerie amiche e nemiche.

Storia / Arriva Napoleone

Nella foto, da Google Earth, il residuo portale del Mastio, come un monumento isolato nel giardino urbano

La casamatta Pastiss, progettata da Ferrante Vitelli dentro il fossato di fronte al vertice del bastione San Lazzaro, risale al 25 gennaio 1572. L'opera, conclusa nel 1574, presenta il fronte esterno a profilo trilobato, formato da una spessa muraglia, nella cui fondazione è ricavata una galleria di contromina con funzione di dispersione dell'onda d'urto di una mina lungo i suoi 140 metri di sviluppo. Nel 1705 è incorporata nella nuova controguardia di Antonio Bertola. Dopo la demolizione del...

Particolari / Il cisternone

Al centro della cittadella vi era situato un cisternone, ovvero un pozzo a doppia rampa elicoidale per permettere un rifornimento idrico in caso di assedio. I sotterranei della struttura erano invece occupati da una fitta rete di gallerie, che si estendevano verso l'esterno.

Racconti / Pietro Micca

Durante l'assedio della Cittadella del 1706, il minatore Pietro Micca e un commilitone di guardia alla porta, sentendo i colpi dei granatieri francesi che tentano di abbattere la porta della galleria sotterranea, decidono di far esplodere 20 kg di polvere da sparo per farla crollare impedendo così il passaggio ai nemici. Con il poco tempo a disposizione, Micca deve utilizzare una miccia corta.. Prima di accendere il fuoco, allontana il compagno con una frase che resta nella storia "Alzati, va...

Racconti / Sebastiano Valfrè

Il beato Sebastiano Valfrè si distinse per le opere di carità e assistenza sul campo durante l'assedio. Organizzò, davanti al monastero, un ospedale da campo e spesso si recò sul terreno di battaglia a confortare i soldati feriti. Vittorio Amedeo strinse un forte rapporto con il beato, tanto da recarsi più volte al capezzale dell'ormai moribondo presbitero, cosa inusuale per le concezioni delle monarchie assolutistiche dell'epoca.

I 4 Tassisti (1963), regia di Giorgio Bianchi

Licenza

Condividi

Permalink: