Nel 1956 la Prolo è nominata direttrice a vita del museo. Nel 1958 vengono concesse 16 sale al pianterreno di Palazzo Chiablese e dopo i lavori di restauro e ammodernamento, il 27 settembre s’inaugura la sede definitiva. È allestito il piano terreno per la mostra, mentre una sala con 120 posti è adibita alla proiezione di film introvabili in bianco e nero e il piano superiore dedicato alla cineteca e alla biblioteca. Per la mostra Mario Gromo aiuta la Prolo a raccogliere 20 milioni di lire per apparecchiature del pre-cinema, reperti del muto, foto e manifesti italiani e stranieri, pellicole. Intanto anche dal punto di vista legislativo ci sono dei progressi: la «legge sul cinema» del 4 novembre 1965, eroga contributi a favore di iniziative e manifestazioni per la diffusione della cultura cinematografica e il decreto ministeriale del 15 settembre 1965, qualifica il museo tra i «musei medi d’Italia», e il suo regolamento è approvato il 10 aprile 1968.
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