Il ricco complesso di argenti, decorati a sbalzo e in parte dorati, è venuto alla luce casualmente nel 1928 in un campo nei pressi della Bormida a Spinetta Marengo, una frazione di Alessandria. Gli oggetti si presentavano quasi tutti schiacciati e deformati ed è stato necessario un complesso lavoro di restauro per riportarli al loro originario splendore. Oggi i pezzi rimasti sono circa trenta, per un totale di oltre 25 kg di argento. Tra essi spicca il busto dell'imperatore Lucio Vero (161-169 d.C.), con il volto incorniciato da una capigliatura ricciuta e da una barba corta e folta e con indosso una corazza al centro della quale è raffigurata la testa di Medusa.
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