Dal sacrario della Benedicta la strada europea E/1 percorre il tratto sommitale del Parco delle Capanne di Marcarolo, istituito nel 1979 (oggi, Area protetta dell’Appennino Piemontese) , che si estende su una superficie di oltre 8000 ettari. Il piccolo borgo montano delle Capanne rappresentò per secoli un nodo viario fondamentale per i lenti commerci someggiati tra la Liguria e l’Oltregiogo. La tradizione tramanda come l’altopiano di Marcarolo fosse abitato da Liguri e da Celti, e alcuni ritrovamenti archeologici nei pressi della cascina Nespolo sembrano attestare la presenza di insediamenti o nuclei di transito dell’età della pietra e del bronzo.
La chiesa odierna, dedicata all’esaltazione della Santa Croce, occupa una posizione eminente tra le case del borgo.
La costruzione presenta un’architettura essenziale, con il frontone lineare ornato da una trifora sagomata sul quadrante superiore, il tetto a capanna, il campanile barocco, la canonica sul lato nord dell’edificio. All’interno la chiesa, a una sola navata larga otto metri e lunga diciotto, è ornata di tre altari: il maggiore, quello di Sant’ Antonio Abate con statua del titolare e quello del Rosario, officiato dalla congregazione omonima, costituita nel 1674 e ricordata da un’epigrafe latina sul sepolcro dei confratelli datata 1774.
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