Il primo progetto fu affidato al vicentino Francesco Orologi, esperto in fortificazioni e uno dei massimi esperti di ingegneria militare del tempo, mentre per il rilievo e l’estimo dei terreni il Maresciallo Brissac si avvalse degli agrimensori Gaspardo Payrolini e Matheo Ricardi di Torino. La lunghezza del canale inizialmente era di 28 chilometri, con una larghezza media di circa 5,70 metri, una profondità di 1,50 metri e numerose pendenze, grazie alle quali sarebbe stato possibile sfruttare la forza motrice dell'acqua. Completato nel 1559, il tracciato veniva gradualmente interessato dalla presenza di mulini, magli, fucine, piste da canapa dotate di ruote, prima in legno poi in ferro. Il tratto del canale era pertinenza diretta del Feudo e fino alla fine del XVII secolo ne segue le diverse successioni, senza subire sostanziali variazioni.