An architecture from the 1900s in the Duomo square
Rationalist intervention to replace a building historically facing the Duomo. One of the most controversial public works (nicknamed the Palazzaccio) due to its hard inclusion in the context, it houses the technical offices of the Municipality.
Information curated by:
Germana Chiusano, Staff Landscapefor (2015-2025)
Geographic coordinates:
45.0737° 7.6843°
Tags:
#razionalismo, #architettura, #quartiere, #ludovico-passanti, #archeologia, #edificio, #centro, #quadrilatero, #recenti, #riqualificazione, #torino.Related POIs:
Nella foto, da Google earth, l'edificio è segnato in rosso
Il quadro di Enrico Gonin, del 1835, ospitato all'Archivio storico della città, Collezione Simeom, ben presenta una folla che utilizza completamente la piazza, senza soluzione di continuità tra luogo sacro e profano.
La foto, della fine degli anni 30 del '900, documenta la situazione a palazzo Richelmy demolito, con la piazza raddoppiata che è confinata dal fronte articolato dell'isolato ora sostituito dal complesso dell'NH hotel.
Palazzo Richelmy, opera di Carlo da Castellamonte definisce il fronte della Piazza S.Giovanni dal 1662 al 1936, quando viene abbattuto per far posto ad un nuovo edificio, che verrà realizzato solo oltre 20 anni dopo, a guerra terminata.
Nella foto la facciata dopo la ripulitura complessiva del 2012, che ha restituito all'edificio i colori dei materiali originari.
Nella foto un’ipotesi progettuale (rendering) in cui si può osservare come risulterebbe la piazza senza il Palazzaccio
Nel dibattito viene considerato uno ”scempio”, l'ingombro del Palazzo rispetto agli scorci e alle visuali che puntano ai monumenti importanti che lo circondano: dal campanile, alla facciata del Duomo completato dalla Sindone, fino ai resti archeologici delle porte Palatine. Il ruolo nodale del palazzo, pur studiato nel progetto, è stato certamente sottovalutato nei suoi effetti di contrasto e di banalizzazione di inquadrature importanti e strategiche per l'identità storica della città.
Il Palazzo per gli uffici tecnici comunali prende il posto di un edificio barocco del Castellamonte, abbattuto negli anni precedenti la II Guerra mondiale, senza particolari ragioni se non la volontà di segnare con opere di regime i luoghi simbolici della città (come avviene in quegli anni per la torre Littoria che si affaccia su piazza Castello). Pur costruito oltre 20 anni dopo la demolizione del palzzo barocco, in pieno boom repubblicano, la nuova costruzione è sempre stata malsopportata...
Nella foto Giovanni Paolo II in visita a Torino sulla scala del Duomo, con il Palazzo dei lavori pubblici che determina il senso dominante del luogo: un quartiere di periferia.