Di Francesca Civera
Fin dai primi schizzi di progetto i bow-window sono sempre presenti. « Inizialmente, essi vengono immaginati a diverse altezze sulle facciate, a creare un gioco di incastri tra pieni e vuoti secondo una logica apparentemente casuale, ma in realtà ponderata sulla base delle aperture esistenti». La forma geometrica che prevale in tutte le ipotesi e nel progetto finale è una forma semplice quadrangolare, allungata, accorciata e schiacciata. Dopo il 2007 con il cambio di proprietà ed il passaggio alla DE-GA il progetto viene rivisto, viene rafforzata l’idea di concepire un complesso residenziale differente e questo si traduce in un’elevata attenzione per i particolari ed i dettagli compositivi affiancato alla volontà di creare spazi con un’elevata qualità abitativa. Allora, si decide di puntare molto, forse tutto, il ragionamento della corte sulla trasparenza sulla permeabilità degli spazi e sugli spazi filtro tra pubblico, semi pubblico e privato.