Di Francesca Civera
Circa a metà del XX secolo il complesso viene acquistato dalla LIF (Lavorazione Italiana Ferro), la quale per esigenze produttive apporta significative modifiche: nel '54 viene sopraelevato di un piano destinandolo a magazzino, vi sono inoltre diversi rimaneggiamenti della pianta. Il progetto viene curato dall'architetto Ivan Dabiancoff, il quale prova a non stravolgere l’impostazione originale dell’edificio, vengono mantenuti i due corpi goticheggianti ed il piano che viene sopraelevato viene costruito rispettando la scansione e gli allineamenti dei piani sottostanti; la differenza sta nella forma delle finestre, rettangolari al posto che ad arco.