L’architetto Costanzo Michela è un artista poco conosciuto. Dopo aver lavorato nei cantieri di Juvarra, senza aver mai progettato nulla, torna nella sua città, Agliè, dove era nato nel 1689 e porta a termine il progetto della chiesa di Santa Marta. La sua attività di architetto è stata molto scarsa e legata soltanto al territorio canavese. Il primo incarico è del 1729, per la Chiesa di Barone. La seconda commissione è proprio quella per Santa Marta, forse l’unico cantiere in cui ha partecipato attivamente, fino alla fine. Del suo lavoro con Juvarra, soprattutto come contabile, non rimane traccia, se si esclude un disegno in prospettiva del Castello di Rivoli. Evidentemente era riuscito in quegli anni ad assimilare la lezione del grande maestro.