Molti architetti per completare il palazzo @ Palazzo della Curia Maxima

Di Felice Festa da Ada Peyrot, Vittorio Viale, Immagini di Torino nei secoli, Torino 1973

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Molti architetti per completare il palazzo

Nel 1720 iniziano i lavori del nuovo edificio. Occorre demolire un gran numero di fabbricati preesistenti nell'isolato, di origine medioevale e cinquecentesca. Si inizia la costruzione dal padiglione sud-est, sul fronte principale e sulla via S. Agostino, ma nel 1723 i lavori vengono sospesi e il cantiere verrà riattivato solo nel 1739, quando Carlo Emanuele III incaricherà l'architetto Benedetto Alfieri di proseguire il progetto. Sospesi nuovamente i lavori nel 1748, ci sarà una terza ripresa nel 1788, sotto Vittorio Amedeo III che affiderà i lavori agli architetti Piacenza e Ferroggio, poi una nuova successiva sospensione. La ripresa definitiva avverrà sotto Carlo Felice nel 1825, con l'architetto Ignazio Michela che completerà il palazzo secondo stilemi ormai neoclassici.

Nella litografia su disegno di Ignazio Michela, autore dell'assetto definitivo del palazzo, si vede bene, all'inizio del cantiere nel 1830 ca., l'avancorpo destro progettato da Juvarra nel secolo precedente.

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