Quest’opera nasce dalla ristrutturazione della Cappella Anselmetti, in stile barocco, chiusa da anni a causa del progressivo degrado architettonico, l’ultimo lascito di un complesso rurale abbattuto nel 1977. La famiglia Marangoni, proprietaria dell’edificio, al momento della ristrutturazione firmò una convenzione che sancì la concessione del bene al comune di Torino per un periodo di 30 anni. Accettando con non poche difficoltà, che la chiesa venisse laicizzata perdendo così la sua aura sacra.