Nel 1767 l’Azienda Economica di Venaria affidò la Tenuta della Mandria a Giovanni Battista Valle, tuttavia l’affitto nella Tenuta si rivelò essere una soluzione antieconomica e fu interrotto anzitempo, e invece che dodici anni ne durò solamente otto. I terreni erano suddivisi in “lame”, così che i cavalli potessero passare da un terreno all’altro solo dopo aver consumato l’erba regolarmente, con una rotazione che permetteva la ricrescita di essa. Le capacità imprenditoriali di Giovanni Battista Valle riuscirono a soddisfare le forti ed inderogabili forniture di foraggio impostegli nel contratto: così nel proprio interesse decise di aumentare la superficie destinata alla semina, riuscendo a non variare le basi contrattuali. Questo comportamento legale, ma troppo vantaggioso per l’affittuario, indusse l’Amministrazione a ritornare alla tradizionale conduzione a economia. Inoltre, l’allevamento dei cavalli non venne più ritenuto conveniente, e ci si orientò ad altre forme per migliorare e mantenere la Razza dei cavalli.