Una nuova tenuta per i cavalli sabaudi

Prima dell'invenzione del motore, per secoli il cavallo fu di fondamentale importanza come il mezzo principale di trasporto per le merci, per il lavoro nei campi, le comunicazioni veloci, per la trasmissione di lettere e messaggi, e per la cavalleria dell'esercito. Per tale motivo è chiaro quanto fosse importante per casa Savoia possedere cavalli numerosi, forti e sani per la caccia e la guerra, per le quali questi necessitavano di un allevamento e un allenamento adeguati. Per questi motivi nel 1763 partono i lavori per la realizzazione della nuova Mandria di Chivasso, su progetto dell'architetto Giuseppe Bays, con l'obiettivo di localizzarvi una tenuta specializzata per l'allevamento di cavalli di razze selezionate. La posizione scelta per le tenute e i territori agricoli ad esse collegati, a circa 8 km dal centro di Chivasso, risultava favorita dalla vicinanza con il fiume Orco, dal quale derivare le grandi quantità d'acqua necessarie, tramite il prolungamento del canale di Caluso.

Plan de la Commune de Chivas, 1802 - 1814 (Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto francese, Allegato A. Mappe del catasto francese, Circondario di Torino, Mandamento di Chivasso, Chivasso, Mazzo 6, Fogli 1 e 2).

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