Di Augusto Cavallari Murat da a cura di Politecnico di Torino, Forma Urbana ed Architettura nella Torino Barocca, 1968
Il palazzo occupa uno dei diciotto isolati che formano il terzo ed ultimo ampliamento della città all'interno delle mura a mandorla, realizzato a partire dal 1715 sull'area in cui si trovava in precedenza la grande piazza d'Armi, a fianco della Cittadella. Il quartiere di nuovo impianto, voluto da Vittorio Amedeo II e affidato, dopo l’assunzione del titolo di Re di Sicilia, all'architetto messinese Filippo Juvarra, voleva avere carattere di città regale e di capitale del regno, ospitando i palazzi delle famiglie nobili di antico e anche più recente lignaggio. Il grande palazzo affaccia su piazza Susina, centro dell'ampliamento, così come il palazzo Martini di Cigala, disegnato da Juvarra: entrambi serviranno da esempio per la realizzazione di altri palazzi del quartiere; entrambi, attraverso i loro aulici cortili, partecipano alla scenografia barocca urbana.
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