Santuario di Nostra Signora delle Rocche Molare
Un Santuario dedicato alla Vergine situato alle pendici degli Appennini, sul confine tra Piemonte e Liguria.
Il Santuario di Nostra Signora delle Rocche racconta una storia di devozione popolare iniziata nel XVI secolo, a seguito di un’apparizione della Madonna ad una paesana di Molare. Con il passare degli anni è diventata l'attrazione più caratteristica del paese.
Informazioni a cura di:
Federica Beltramo (2021-2024)
Coordinate geografiche:
44.5982° 8.5875°
Indirizzo:
Santuario Nostra Signora delle RoccheTag:
#rurale, #chiesa, #santuario, #appennini.
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Contesto / Un Santuario alle pendici degli Appennini
L’immagine mostra il Santuario di Nostra Signora delle Rocche, evidenziato in giallo, e la sua posizione rispetto alle pendici degli Appennini, delineate in verde.
Affresco che rappresenta l’apparizione della Vergine a Clarice da Molare. Opera di Pietro Ivaldi, Santuario di Nostra Signora delle Rocche, XIX sec.
Lo scatto ritrae i fedeli in processione verso il Santuario di Nostra Signora delle Rocche; 1950 ca.
Storia / La statua della Vergine
Stampa del 1873, realizzata in occasione del cinquantenario dell’incoronazione della statua. Inginocchiati ai piedi della statua vi sono Clarice, a cui la Vergine apparve per la prima volta, e Giovan Maria Cazuli, l’infermo miracolato.
Storia / L’arrivo dei Padri Passionisti
Vista del Santuario di Nostra Signora delle Rocche con l’adiacente convento.
Storia / l’opera dei Padri Passionisti
Due cartoline d’epoca mostrano le modifiche subite dalla facciata nella seconda metà del ‘900. Sulla sinistra, la facciata nel 1905, a destra il suo aspetto nel 1963.
Particolari / Gli affreschi di Nostra Signora delle Rocche
Incoronazione di Maria, ad opera di Pietro Ivaldi, XIX sec, volta della navata centrale del Santuario di Nostra Signora delle Rocche, Molare.
Particolari / Lo stile del pittore muto
Deposizione dalla Croce, ad opera di Pietro Ivaldi, XIX sec, volta della navata centrale del Santuario di Nostra Signora delle Rocche, Molare.
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