Il Regio Manicomio di Torino costruito nel 1728 per volere di Vittorio Amedeo II aveva problemi di affollamento. Così si incominciò a pensare a una nuova sistemazione per i malati, in periferia. Abbandonata l’idea di un nuovo progetto, avanzò l’ipotesi del trasferimento a Collegno. Il verbale di occupazione venne stilato l’8 Settembre del 1852. All’inizio si trasferirono gli uomini ricoverati ma la convivenza con i certosini fu difficile fin dal principio. Il 29 Luglio 1853 il ministro Urbano Rattazzi informava la direzione di aver deciso di destinare la certosa al manicomio per gravi motivi di salute pubblica. L’atto di vendita vero e proprio fu stipulato nel 1856: la certosa di Collegno con tutti i suoi possedimenti passavano in mano al Regio manicomio.