da Ada Peyrot, Vittorio Viale, Immagini di Torino nei secoli, Torino 1973
L'isolato destinato alla comunità ebraica era collocato in una parte centrale della città, a fianco della piazza principale del secondo ampliamento di fine Seicento voluto da Carlo Emanuele II e attuato da Amedeo di Castellamonte. Tale ubicazione denota un certo riguardo dello Stato verso la comunità. All'esterno il disegno delle facciate non si discosta dall'architettura uniforme degli isolati tra cui è inserito. Anche la stampa a disegno di Bernardo Vittone che mostra il ricco apparato di luminarie posto agli angoli degli edifici del ghetto, parla di un complesso che dialoga con la città circostante.
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