Un complesso religioso importante nella Genova medioevale di cui rimane chiostro, campanile e tracce nella chiesa, rifatta nel secolo XVII
WORK IN PROGRESS - Una basilica romanica sul primo luogo di culto mariano a Genova, ai margini della città del 1100 (le vigne erano a 100 metri da Palazzo S.Giorgio!). Il rifacimento del 1600 ha ridotto in altezza lo spazio della chiesa medioevale, mentre all’esterno la facciata neoclassica cela l’edificio antico, ma sul lato nord il medioevo si assapora ancora nel chiostro e nel campanile con la sottostante tomba ad arcosolio.
Informazioni a cura di:
Isabella Rizzitano (2019-2025)
Coordinate geografiche:
44.4096° 8.9315°
L'area in cui sorge la Basilica era anticamente dedicata alle coltivazioni. Si trovava fuori dalle mura, a poca distanza dall'area di Banchi e dello scambio portuale. Si racconta che la chiesa si trovasse proprio in mezzo alla campagna e sia stata fondata nel luogo di un'apparizione.
Situata fuori dalla primitiva cinta muraria, era a breve distanza dal rio Soziglia ed è considerata il più antico santuario mariano della città. Si ritiene che una cappella dedicata alla Vergine fosse presente nel VI secolo dopo un'apparizione.
L'immagine mostra la facciata della Basilica delle Vigne con diversi danni nella parte alta. Siamo nel periodo immediatamente dopo la guerra e sulla facciata si notano diversi manifesti
Cartolina del 1912 rappresentante l'interno della basilica
La facciata si presenta in stile neoclassico, come mostra l'immagine. A lungo non finita, racconta di un intervento tardo ottocentesco per il completamento del progetto, realizzato nel 980 con la realizzazione del primo edificio.
L'interno della basilica si presenta ampio e spazioso, con colonne binate e il soffitto affrescato dove spicca l'uso dell'oro a impreziosire il lavoro di decorazione.
La tomba dell'Alchimista, sotto l'arco di imposta del campanile, oggi è soltanto una copia in vetroresina della tomba originale.
L'immagine mostra la colonna su cui si trova rappresentata la Madonna della Vita. La raffigurazione è circondata da ex voto di neo genitori che ringraziano l'intercessione della Vergine per l'arrivo di un figlio.
L'altare di destra è quello dedicato alla Madonna delle Vigne. Il colpo d'occhio mostra una ricchezza di materiali con marmi di diverse provenienze e colorazioni a impreziosire l'altare in cui si trova la rappresentazione della Madonna.
La torre campanaria, staccata dall'edificio, è l'unico elemento che rimane della prima costruzione. L'impianto romanico è visibile nella forma e richiama le torri di Sant'Agostino e di San Giovanni di Pre.
Il chiostro dei canonici, oggi in parte destinato ad abitazioni private, completava l'insediamento della Basilica. Ancora oggi sono visibili le tracce dell'antichissima storia dell'edificio
L'immagine ritrae un particolare di un santino raffigurante papa Benedetto XV durante la prima benedizione
Un ritratto di Stradella, descritto dalla letteratura come capace di grande fascino.
Le tombe ad arcosolio visibili passando per il vicolo tra il chiostro e la chiesa e inizialmente interpretate come archi di portici.
Un'immagine storica mostra i lavori sulla facciata dell'edificio in piazzetta dei Greci con gli operai appoggiati in bilico su lunghe scale.
Dal Campanile della basilica, verso il mare, si nota tutta la città. Dalla Lanterna al dedalo di vicoli dove spicca il campanile di San Siro, abbattuto negli anni Trenta