Santa Maria delle Consolazioni o "degli Zoccoli" Este

Il disegno evidenzia il ruolo strategico del complesso conventuale, che occupa una posizione dominante nell'espansione tardo quattrocentesca della città, una volta pacificato il territorio e quindi superate le mura del Bisatto. La grande area a disposizione, la vicinanza del centro e i servizi tradizionali dei minori francescani favoriscono la nascita dell'ospedale, che poi viene sviluppato dalla Comunità di Este, che lo acquisisce, a partire dalla fine del '700.

Nella mappa del XVIII secolo di Girolamo Franchini, il campanile emerge più ancora che nella realtà, a segnalare non tanto la Chiesa quanto l'Ospedale a cui è collegato sin dalle origini.

Nella foto, degli anni 30 del XX sec. si vede bene l'ingresso dell'ospedale, aperto direttamente sul chiostro del convento, oggi scuola di artigianato

Nella mappa del Catasto Napoleonico, del 1813, appare, in mezzo all'area coltivata e a frutteto del grande brolo del convento, la dicitura "Borgo fattibile": una indicazione strategica simile al piano per le residenze pubbliche nei piani regolatori

Nella cartolina degli anni 1930 i fronti urbani sono simili agli attuali. E' quasi un pezzo di centro storico oltre Bisatto.

La facciata spoglia della chiesa e la sua posizione limitrofa all'ingresso al convento/ospedale (ora Accademia dell'Artigianato) mostra il ruolo di servizio dell'edificio religioso rispetto al complesso conventuale, nato svolgere il servizio sanitario per la città.

Nella foto (dello Studio Galeazzo, responsabile del bel restauro), non si vede la navata laterale seicentesca e quindi si legge con precisione l'aderenza della costruzione originale al modello delle chiese rinascimentali venete.

Nel Disegno di Francesco Bacin, del 1770, si leggono, in pianta e in assonometria, gli ingombri di fronte alla chiesa, dell'Oratorio di S.Carlo, oggi demolito, le camere e le sale dell'ospedale e della parte destinata al convento e ai militari.

Planimetria elaborata da arch.Galeazzo in occasione del progetto di restauro (2013).

Nell'abside rinascimentale è stato inserito un altare barocco completato con la boiserie del coro e degli scranni laterali: un'opera pregeole in sè che tuttavia altera la severa semplicità dell'alrchitettura