A particular church in the center of the medieval city, designed at the end of the 16th century with commercial premises on the ground floor and the hall of worship on the second floor.
The church is built on a pagan place of worship and on numerous Christian buildings which succeeded one another since the early centuries. The current building is the result of a project wanted by the Republic for the pestilence at the end of the sixteenth century. Commercial funds contributed to making the construction investment and its maintenance supportable.
Information curated by:
Isabella Rizzitano (2019-2025)
Geographic coordinates:
44.409° 8.9299°
Address:
piazza banchi
Acquerello di Graffonara in cui viene ritratta la chiesa di San Pietro In Banchi
Nell'immagine di Ennio Poleggi si possono osservare gli edifici demoliti durante il XVI secolo per fare posto alla nuova sistemazione della piazza e della chiesa
La chiesa venne costruita grazie ai proventi derivanti dalla vendita degli spazi adibiti ad esercizio commerciale, compromesso tra la volontà della famiglia Lomellino che voleva destinare l'area a usi commerciali, e il desiderio della popolazione che intendeva costruire la chiesa per adempiere ad un voto. Bernardo Cantone realizzò quindi un progetto sopraelevato.
La chiesa dopo il bombardamento del '42. L'immagine mostra i danni causati: la facciata in parte cancellata insieme alle due torri. La copertura della navata completamente distrutta
Sopraelevata, è a pianta centrale con cupola e tre campanili dei quattro previsti dal progetto originario, rifancendosi alla basilica di Carignano.
La chiesa è sormontata da una grande cupola ottagonale rivestita di ardesia, come quelle di San Giorgio e San Torpete, e da un campanile più grande dei due sopra la facciata.
Il particolare delle decorazioni Seicentesche in facciata. Sul cancello si nota lo stemma di Genova che indica la volontà della Repubblica nella costruzione dell'edificio.
Un interno completamente bianco con gli spazi scanditi da tarsie di marmo. La cappella a sinistra dell'altare maggiore mostra nuovamente lo stemma della Repubblica; fu il Senato a volerne la costruzione come voto per la cessazione della peste del 1579.
La cappella fatta costruire dal Senato ospita una tela di Andrea Semino, rappresentante l'Immacolata: ai piedi della Madonna la luna e intorno al capo 12 stelle, secondo l'iconografia del tempo.